Rapporti di lavoro

Sostanze chimiche, il piano dei controlli 2018 si incrocia con la scadenza del regime transitorio del «reach»

di Mario Gallo

Arriva l'atteso Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2018; il Ministero della Salute, infatti, in qualità di Autorità Competente Nazionale REACH, ha pubblicato il documento che individua le linee di azione per la verifica del rispetto della disciplina comunitaria contenuta nei Regolamenti (CE) n.1907/2006 (REACH) e n.1272/2008 (CLP) che, com’è noto, hanno indotto il legislatore a introdurre importanti modifiche al Dlgs n.81/2008 per allinearlo a queste nuove disposizioni che, se da una parte aiutano (molto) i datori di lavoro nella complessa valutazione dei rischi da agenti chimici, dall'altro, invece, hanno introdotto numerosi adempimenti a carico dei soggetti coinvolti lungo tutta la filiera.
Il provvedimento, messo a punto dal Ministero con la collaborazione del Gruppo Tecnico Interregionale REACH – CLP e il Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), regolamenta infatti i controlli finalizzati a verificare la completa attuazione delle prescrizioni da parte di tutti i soggetti della catena di approvvigionamento, dalla fabbricazione/importazione, all'uso, all'immissione sul mercato delle sostanze, delle miscele e degli articoli.

Settori e imprese inserite nel target prioritario dei controlli - Nel Piano 2018 sono individuati diversi target verso i quali saranno orientati i controlli; in particolare, per quanto riguarda la verifica del rispetto delle restrizioni l'attenzione si concentrerà prioritariamente sui seguenti settori:
• Costruzioni;
• Gioielleria/bigiotteria;
• Plastiche, e gomma e articoli in plastica;
• Metallurgia;
• Tessile e pelli;
• Giocattoli;
• Colle, adesivi sintetici;
• Vernici;
• Fabbricazione di prodotti chimici;
• Metallurgia; fabbricazione di macchinari e autoveicoli.
Invece, per quanto riguarda il controllo delle sostanze, le verifiche saranno concentrate prioritariamente verso i settori della fabbricazione di articoli in gomma, materie plastiche e quello tessile.
Nel documento sono individuati, comunque, altri criteri di selezione dei soggetti da verificare come, a mero titolo esemplificativo, le imprese soggette agli obblighi di cui al Dlgs 105/2015, relativo agli incidenti rilevanti (c.d. "Seveso ter"), le imprese in possesso di autorizzazione integrata ambientale (AIA) di cui all'articolo 29 del Dlgs n.152/2006, le imprese con evidenze formali e oggettive, che depongono per una non corretta valutazione e gestione delle sostanze chimiche in ambienti di vita e di lavoro, le imprese individuate dal Ministero secondo le informazioni fornite dall'ECHA, nonché quelle individuate tramite consultazione dell'Archivio Preparati Pericolosi dell'ISS e quelle di rilevanza in rapporto al contesto territoriale.
Nella selezione sono, inoltre, comprese anche quelle imprese che hanno preregistrato sostanze ma non hanno completato il processo di registrazione; le verifiche saranno condotte anche sulla base di quanto prevede l'Accordo Stato - Regioni 29 ottobre 2009 (Rep. atti n.181/CSR), che disciplina il sistema dei controlli ufficiali e le relative linee d'indirizzo per l'attuazione del Regolamento n.1907/2006.
Sul piano della tempista, invece, è fissato nel 31 luglio 2018 il termine entro il quale le Regioni e pubbliche amministrazioni interessate dovranno trasmettere al Ministero il rapporto delle attività di controllo condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) per il progetto pilota sul controllo delle sostanze negli articoli, redatti nel formato elettronico prodotto dal Forum della stessa Agenzia.

Regime transitorio: dal 31 maggio 2018 si passa all'applicazione ordinaria del REACH - Resta, infine, solo da osservare che il Piano dei controlli 2018 acquista anche una notevole ulteriore rilevanza in quanto arriva quasi a ridosso del 31 maggio 2018, che segna la scadenza del regime transitorio del regolamento REACH.
Proprio in tale data, infatti, terminerà l'ultima fase transitoria prevista dal Regolamento REACH, ossia quella relativa alla registrazione delle sostanze soggette a pre-registrazione (cosiddette "phase-in") fabbricate o importate in quantità inferiori a 100 tonnellate/anno, già pre-registrate entro il 31 maggio 2017.
I potenziali dichiaranti che non procederanno ad effettuare la registrazione delle sostanze soggette entro tale data, non potranno più importare/produrre tali sostanze senza dover ricorrere alla loro registrazione attraverso la procedura di "inquiry".

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