Rapporti di lavoro

I paletti del Garante al controllo dei dipendenti tramite braccialetti elettronici

di Pietro Gremigni

L'uso di braccialetti elettronici per i lavoratori ai fine di permetterne il tracciamento per il controllo del lavoro da parte dell'impresa committente, deve essere effettuato con precauzione avendo cura di non ledere la dignità dei lavoratori stessi.

Così si è espresso il Garante della privacy il 28 febbraio 2019 in relazione all'attività svolta da dipendenti di una azienda comunale di rifiuti.

Il controllo era stato concordato da un accordo sindacale ai sensi dello Statuto dei lavoratori per legittimare i controlli a distanza, accordo nel quale si stabiliva, tra l'altro, la lettura quotidiana dei tag per ogni turno di lavoro e in cui si limitava l'attivazione del gps sul veicolo utilizzato al massimo ad un turno di lavoro a settimana, previa comunicazione al lavoratore.

Pur in presenza dei requisiti di necessità è proporzionalità del trattamento dei dati, per il Garante occorre individuare tempi di conservazione dei registri, cartacei e digitali, strettamente necessari a gestire le eventuali contestazioni da parte della società municipalizzata e descrivere nel dettaglio i casi specifici nei quali sarà possibile incrociare le informazioni.

La società dovrà, inoltre, adottare misure tecnologiche e organizzative per mantenere separate le basi di dati, in particolare quelli trattati attraverso i registri, quando ne sia comunque necessaria la conservazione a fini amministrativi.

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