Rapporti di lavoro

Partono i navigator, nuovi case-manager delle politiche attive

di Antonio Carlo Scacco

Diffuso il 18 aprile l'avviso pubblico per il reclutamento dei primi tremila navigator, ossia delle "figure centrali", come si legge sul sito di Anpal servizi, che dovranno garantire la assistenza tecnica ai centri per l'impiego, «valorizzando le politiche attive regionali, anche in una logica di case management da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza».

L'avviso pubblico segue di un giorno la notizia dell'avvenuta sigla dell'intesa in Conferenza Stato-Regioni sul piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro.

Nel comunicato a firma del sottosegretario Cominardi, rilasciato a margine dell'intesa, si ribadisce l'intenzione del governo di fare del reddito di cittadinanza una vera e propria spina dorsale del nuovo welfare italiano, rafforzando il sistema delle politiche attive. In tale contesto saranno selezionati da Anpal servizi tremila navigator che saranno messi a disposizione delle Regioni mediante accordi bilaterali, cui seguiranno altri 3mila operatori che saranno selezionati in una seconda fase dalle Regioni.

Seimila unità che si aggiungono alle quattromila già previste dalla legge di bilancio varata a fine anno ed ai 1.600 precari che saranno prossimamente stabilizzati, per un totale di 11.600 unità. Ma la curiosità vera degli operatori era riuscire a capire natura e compiti affidati ai nuovi navigator, una figura inventata dall'attuale presidente dell'Anpal, Mimmo Parisi, certamente innovativa rispetto al datato e un po' asfittico panorama delle politiche attive italiane del lavoro. Come ha sottolineato più volte lo stesso Parisi, la partita della occupazione nei prossimi anni si giocherà sulla capacità di rendere smart and fast i big data costituiti da tutte le informazioni relative alle attività umane e le vacancy delle imprese, al punto da renderle disponibili su normali interfacce come gli smartphone. In tal modo il disoccupato sarà costretto a recarsi fisicamente nei Cpi solo in casi eccezionali.

A monte del sistema dovrà essere implementato una sistema di acquisizione dei dati tale da favorirne la profilazione adattata alle richieste degli utenti (si è parlato, in proposito, di un sistema simile a quello sviluppato da Amazon per la gestione dell'e-commerce).

Nell'avviso pubblico comparso sul sito di Anpal servizi si legge che il navigator sarà una figura centrale, una sorta di case-manager, ma sempre nell'ambito dell'assistenza tecnica fornita agli operatori dei Cpi impiegati nel supporto ai beneficiari del reddito di cittadinanza nel percorso di inclusione socio lavorativa. La formula pare rispettosa dei dubbi già espressi dai governatori delle Regioni circa ruoli e compiti delle nuove figure professionali (la materia delle politiche attive è demandata costituzionalmente alla competenza concorrente di Stato e Regioni). L'avviso parla infatti di attività limitata al supporto dei Cpi nel raccordo con i servizi erogati dai diversi attori del mercato del lavoro a livello locale o regionale in relazione alle esigenze dei beneficiari il reddito di cittadinanza, per permettere loro di individuare e superare gli ostacoli che incontrano nel percorso verso la realizzazione professionale, l'autonomia economica e la piena integrazione sociale nella propria comunità.

Dal 15 maggio scatteranno i trenta giorni richiesti per la convocazione dei beneficiari presso i centri per l'impiego finalizzata alla dichiarazione di immediata disponibilità ed alla successiva firma del patto per il lavoro. I primi tremila navigator, secondo le previsioni, saranno operativi entro il mese di giugno.

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