Rapporti di lavoro

Come si gestiscono i permessi elettorali dei dipendenti

di Michele Regina

Nella giornata di domenica 26 maggio 2019 si è svolto il turno per le consultazioni elettorali per il Parlamento europeo. I seggi sono stati aperti, per le operazioni preliminari, nel pomeriggio di sabato 25 maggio e le votazioni si sono svolte dalle ore 7 alle ore 23 della domenica.
Con l'occasione si ricordano le disposizioni in materia per quanto attiene l'impatto nell'ambito del rapporto di lavoro.
I lavoratori dipendenti che svolgono funzioni presso i seggi elettorali hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni.
Come noto in questo periodo occorre appurare quali giornate siano lavorative e quali siano festive o non lavorative.
Per le giornate lavorative, quali di solito il sabato per chi lavori su sei giorni, ovvero il lunedì successivo per le attività di scrutinio, il dipendente ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo previsto come se avesse lavorato.
Per le giornate non lavorative, ovvero festive, quale nel caso di specie la domenica- sempre che non si sia in turnazione in tale giorno- o il sabato per chi lavora su 5 giorni, queste saranno retribuite con tante quote della normale retribuzione giornaliera ovvero in alternativa con giornate di riposo compensativo.
Nessuna maggiorazione è dovuta in aggiunta alla normale retribuzione giornaliera, in quanto il lavoratore, per la prestazione effettuata nel seggio, percepisce anche il compenso stabilito per legge.
Si ricorda che la scelta relativa alla opzione per le quote retributive o per i riposi compensativi per le giornate non considerate lavorative o festive non è agevole. La normativa vigente non aiuta in termini di chiarezza su chi abbia titolo alla tale scelta: cioè se competa al datore o al lavoratore subordinato.
Si suggerisce comunque di trovare l'accordo tra le parti tenendo conto delle esigenze produttive e di quelle del lavoratore.
I lavoratori interessati sono tenuti a produrre all'azienda, oltre alla copia del certificato di chiamata al seggio, anche l'attestato, firmato dal presidente, con l'indicazione delle giornate di presenza al seggio e dell'orario di chiusura.
Per i lavoratori che assolvono l'incarico di presidente, la certificazione in argomento potrà essere vistata dal vice-presidente.
I lavoratori devono produrre all'azienda la copia del certificato di chiamata al seggio e la certificazione firmata dal presidente del seggio con l'indicazione delle giornate di presenza al seggio e dell'orario di chiusura.
Nel caso di lavoratori che siano presidenti di seggio la certificazione è firmata dal vice-presidente.
Quando invece i lavoratori dovranno recarsi in altri comuni per votare chiederanno permessi che saranno solo a loro carico.
In base all'art. 2 della citata L.178/1981 , inoltre, le somme corrisposte dai datori di lavoro, sono deducibili dall'imponibile fiscale degli stessi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©