Rapporti di lavoro

Spinta ai fatturati grazie alle politiche attive

di Valeria Uva

Entrate triplicate in quattro anni per la piattaforma di intermediazione di Fondazione lavoro a disposizione dei consulenti in tutta Italia. Il bilancio 2018 si è chiuso con un fatturato di nove milioni, contro i tre del 2015. E una fetta molto rilevante - tra l’86 e il 90% - di questi incassi vengono retrocessi ai consulenti. La quota restante viene trattenuta dalla Fondazione, di proprietà al 100% del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, per le spese di gestione.

Rappresenta una fonte crescente di introiti per la categoria l’attività di intermediazione e di consulenza sulle politiche attive del lavoro che si svolge, appunto, sulla piattaforma di Fondazione Lavoro, organismo accreditato da Anpal e dalle Regioni.

Tirocini extracurricolari, assegni di ricollocazione e più in generale partecipazione alle politiche attive regionali sono le linee di servizio accessibili dalla piattaforma.

«Abbiamo 2.500 colleghi iscritti su tutto il territorio con una quota di 100 euro l’anno - spiega il presidente Vincenzo Silvestri - e una banca dati di oltre 15mila curricula di tirocinanti». E proprio l’assistenza nella gestione del tirocinio è uno dei «mercati» più interessanti per il consulente.

Sono oltre 90mila i tirocini attivati dai delegati della Fondazione in cinque anni, e di questi due terzi si sono trasformati nel giro di sei mesi in un contratto vero e proprio. Da soli, i consulenti hanno «intermediato» l’anno scorso l’8,2% di tutti i periodi di apprendimento svolti in Italia.

Le ragioni del “successo” di questo servizio Silvestri le spiega anche con la complessità burocratica: «Ogni Regione ha la sua normativa: le aziende si affidano a noi per le convenzioni, i piani formativi, il monitoraggio e il bilancio delle competenze finali».

Ma a saldare il «conto» è poi spesso il settore pubblico: la gran parte del fatturato di Fondazoine lavoro deriva proprio dai contributi (soprattutto regionali) stanziati per le politiche attive.

E il lavoro nei prossimi mesi non mancherà. Sta già ripartendo, infatti, Garanzia giovani 2 con 200 milioni in più per Campania e Sicilia. «E un’età massima che si innalza da 29 a 35 anni che consente tirocini a più ampio spettro» commenta Silvestri.

Un altro filone deriva dal reddito di cittadinanza: la Fondazione è tra gli enti accreditati Anpal per la fase 2 della ricollocazione dei percettori di reddito che può portare a un bonus fino a 5mila euro per chi riesce, appunto, a ricollocare il soggetto che usufruisce del reddito.

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