Rapporti di lavoro

Contrasto al dumping salariale, al via la Banca degli appalti

di Antonio Carlo Scacco

Nel corso del Tavolo tecnico tenutosi tra i rappresentanti del Consiglio nazionale ed esponenti dell'Inps lo scorso 22 gennaio è stata annunciata la prossima istituzione di una Banca dati degli appalti attraverso la quale i committenti, durante tutto il corso dell'appalto, potranno verificare il rispetto degli impegni assunti dagli appaltatori circa la manodopera utilizzata e contrastare in tal modo fenomeni di dumping salariale.
La nuova procedura denominata Banca dati appalti (Bda) sarà fondata su un'attività di scambio tra i dati dei lavoratori impiegati in appalto/subappalto, noti al committente, e quelli poi effettivamente denunciati in UniEmens dagli appaltatori/subappaltatori.
Accedendo alla pagina iniziale, sarà possibile visualizzare tutti gli appalti di pertinenza del soggetto che ha effettuato l'accesso, nonché inserire nuovi appalti. I committenti (inclusi gli appaltatori nei confronti dei sub-appaltatori) potranno controllare il rispetto degli impegni assunti dagli appaltatori (sub-appaltatori) all'atto del conferimento dell'appalto quanto alla manodopera regolarmente denunciata attraverso un apposito report mensile, denominato Rendicontazione appalto mensile (Ram), in grado di evidenziare eventuali discordanze e/o incongruenze nei dati dichiarati e registrati. La nuova procedura sarà disponibile all'interno del Portale delle agevolazioni (procedura ex DiResCo) per tutti i datori di lavoro muniti di Pin/Spid e per gli intermediari.
Potranno accedere anche i soggetti muniti di Pin/Spid, esplicitamente autorizzati dal solo datore di lavoro, tramite l'apposito servizio "Abilitazione accesso Bda", accessibile dal sito istituzionale "www.inps.it", selezionando "Tutti i servizi" – "Abilitazione accesso Banca Dati Appalti", oppure utilizzando l'apposita funzione di ricerca presente sul Portale. La Banca dati appalti fu annunciata per la prima volta il 10 ottobre 2017 dall'allora presidente dell'Inps Boeri.
L'idea originaria era quella di consentire un recupero dell'evasione (al tempo nei soli appalti pubblici) grazie all'incrocio tra le informazioni a disposizione della pubblica amministrazione ma non ha mai avuto, per i motivi più diversi, una concreta realizzazione. Le polemiche sulla nuova normativa in materia di appalti e le difficoltà operative connesse sembrano averle restituito nuovo vigore.
Dalle soluzioni che concretamente saranno adottate e dalla praticabilità delle relative procedure dipenderà la possibile strutturazione di un sistema di controllo più friendly per gli operatori del settore, contemperandolo con le pur giuste esigenze di contrasto all'evasione ed al dumping salariale che si registra nell'ambito del settore degli appalti.

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