Rapporti di lavoro

Dall’Uni le norme tecniche a libero accesso per la produzione di Dpi

di Mario Gallo

In questa emergenza sanitaria da Covid-19 alcune delle maggiori criticità sono rappresentate sia dalla notevole carenza dei dispositivi di protezione individuali (Dpi), sia dal disorientamento sulla scelta del dispositivo più idoneo da utilizzare.

E proprio per contribuire a un più rapido superamento di tali difficoltà l'Uni, ente nazionale di normazione tecnica, con comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale il 26 marzo 2020 – aggiornato successivamente il 31 marzo 2020 – ha reso noto di aver messo a disposizione a titolo gratuito una serie di norme che definiscono i requisiti di sicurezza, di qualità e i metodi di prova «...dei prodotti indispensabili per la prevenzione del contagio da Covid-19».

Il regime in deroga per i Dpi

Tale provvedimento, quindi, assume un'elevata valenza in quanto va ricordato che l'articolo 16 del Dl n.18/2020 (cosiddetto decreto "Cura Italia") stabilisce che, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, ossia il 31 luglio 2020, sull'intero territorio nazionale per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati Dpi, di cui all'articolo 74, comma 1, del Dlgs n.81/2008, le mascherine chirurgiche reperibili in commercio, il cui uso è disciplinato dall'articolo 34, comma 3, del Dl n. 9/ 2020.

Inoltre, fino al termine dello stato di emergenza gli «individui presenti sull'intero territorio nazionale sono autorizzati all'utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull'immissione in commercio».

L'articolo 15 dello stesso provvedimento consente, poi, fino alla scadenza del predetto termine di fine emergenza, di produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e Dpi in deroga alle vigenti disposizioni; si tratta, quindi, di un regime straordinario che, tuttavia, prevede anche l'obbligo per i produttori e gli importatori delle mascherine chirurgiche e per coloro che li immettono in commercio, i quali intendono avvalersi della deroga, d'inviare all'Istituto superiore di sanità un'apposita autocertificazione nella quale dovranno attestare le caratteristiche tecniche delle mascherine e il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa.

Nel caso dei Dpi la stessa norma prevede che i produttori, gli importatori e coloro che li immettono in commercio, che intendono avvalersi della predetta deroga, devono presentare un'apposita autocertificazione all'Inail in cui attestare, sotto la propria esclusiva responsabilità, le caratteristiche tecniche dei dispositivi e che gli stessi rispettano tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla disciplina in materia (cfr. Inail-Comunicato 27 marzo 2020).

Il quadro generale delle norme tecniche a libero accesso
In questa fase, quindi, in cui diverse aziende stanno riconvertendo la produzione e le pubbliche amministrazioni stanno procedendo all'acquisto dei dispositivi, l'UNI ha reso libero l'accesso alle norme tecniche riguardanti maschere filtranti, guanti e occhiali protettivi, indumenti e teli chirurgici.

Per tale strada l'ente ha voluto, così, offrire un contributo alla crescita della produzione, rendendo disponibili gli strumenti per la verifica della conformità in modo che, come si legge nel comunicato «...imprese e pubblica amministrazione abbiano pieno e immediato accesso ai riferimenti certi, riconosciuti e super partes per produrre, valutare e acquistare: riferimenti che – come dice anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità – possono essere solo quelli definiti dal sistema della normazione tecnica, cioè in Italia dall'UNI».
Sono numerose, quindi, le norme disponibili tra le quali, secondo l'ultimo aggiornamento del 31 marzo 2020, vanno ricordato a titolo esemplificativo e non esaustivo la UNI 10912:2000, relativa guida per la selezione, l'uso e la manutenzione dei Dpi degli occhi e del viso per attività lavorative; la UNI EN 140:2000, relativa ai requisiti, prove, marcatura di semi maschere e quarti di maschera; la UNI EN 14683:2019, riguardante i requisiti e i metodi di prova delle maschere facciali ad uso medico .
E proprio questa meritevole iniziativa assunta da UNI ha portato CEN e CENELEC a estendere a tutti gli enti di normazione nazionali associati la gratuità delle norme tecniche in questione.

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