Rapporti di lavoro

Congedo parentale speciale anche per i dipendenti pubblici

di Antonio Carlo Scacco

Il congedo parentale speciale introdotto dal decreto legge Cura Italia (Dl 18/2020) a favore dei dipendenti privati con figli fino a 12 anni di età spetta anche genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico.

Lo ribadisce la Faq pubblicata nel sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali pubblicata il 12 giugno.

L'articolo 23 del decreto Cura Italia, modificato ultimamente dal decreto Rilancio (Dl 34/2020), in corso di conversione presso le aule parlamentari, prevede che dal 5 marzo e sino al 31 luglio 2020 ai lavoratori del settore privato, agli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps (lavoratori autonomi e soggetti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa non iscritti ad altri regimi pensionistici obbligatori) e ai lavoratori autonomi iscritti all'Inps con figli fino a 12 anni di età viene riconosciuto – alternativamente a entrambi i genitori - uno speciale congedo parentale per un periodo (continuativo o frazionato) non superiore, complessivamente, a 30 giorni.

L'articolo 25 del decreto legge Cura Italia stabilisce che, a decorrere dal 5 marzo 2020, a seguito dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e per tutto il periodo della sospensione previsto, anche i genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico hanno diritto a fruire dello specifico congedo e della relativa indennità.

Come ricordato nella Faq ministeriale, la fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente a entrambi i genitori ed è subordinata alla condizione che, nel nucleo familiare, non vi sia altro genitore a beneficiare di strumenti di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell'attività lavorativa o disoccupato o non lavoratore. Per nucleo familiare del genitore richiedente il congedo Covid-19 si intendono i soggetti componenti la famiglia anagrafica (ossia l'insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune) nel periodo di fruizione del congedo Covid-19, ossia iscritti nello stesso stato di famiglia. I coniugi separati o divorziati, ad esempio, fanno parte dello stesso nucleo familiare qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione.

Per i dipendenti pubblici le modalità di fruizione dei permessi aggiuntivi sono di competenza della Amministrazione pubblica presso la quale svolgono la loro attività. La relativa domanda non va presentata all'Inps ma all’amministrazione pubblica secondo le indicazioni fornite da questa.

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