Rapporti di lavoro

Smart working con nuova procedura semplificata

di Giorgio Pogliotti e Matteo Prioschi

Dal 1° agosto si dovrà utilizzare una nuova procedura semplificata per comunicare al ministero del Lavoro l’elenco dei dipendenti in smart working, senza inviare l’accordo individuale di cui però l’azienda dovrà dichiarare il possesso.

Con una Faq pubblicata ieri sul sito, il ministero del Lavoro ha indicato una soluzione in vista della scadenza del periodo di emergenza, attualmente in vigore fino al 31 luglio. Fino a tale data, per effetto dei Dpcm adottati nei mesi scorsi, il datore di lavoro può decidere in via autonoma di far lavorare i dipendenti fuori sede, senza l’accordo individuale richiesto dalle regole ordinarie (legge 81/2017) ed effettuare la relativa comunicazione al ministero secondo una procedura semplificata. Nella Faq, come in quella precedente risalente a qualche settimana fa, viene confermato che queste regole sono valide fino al 31 luglio, a meno che lo stato di emergenza venga prorogato.

A fronte di ciò, dal 1° agosto si adotterà una nuova procedura che prevede l’invio di una comunicazione “semplificata”, analoga a quella attuale, effettuata con i modelli predisposti dal ministero, a cui va allegato un file contenente l’elenco dei lavoratori coinvolti. Viene però aggiunto che l’accordo è detenuto dal datore di lavoro, che dovrà esibirlo al ministero, all’Inail e all’Ispettorato nazionale del lavoro per attività di monitoraggio senza doverlo trasmettere al ministero. Nella comunicazione il datore di lavoro dichiara, appunto, che «l’azienda che rappresento è in possesso degli accordi individuali dei lavoratori elencati nel file allegato alla presente comunicazione e si impegna ad esibirli per attività di monitoraggio e vigilanza».

Il chiarimento era molto atteso dalle imprese, soprattutto dai grandi gruppi, se si pensa che Poste italiane ha circa 19mila smart workers, l’Enel 14mila, l’Eni 13mila, che temevano dal 1° agosto di dover richiamare migliaia di dipendenti per la firma degli accordi individuali - con il rischio di assembramenti che avrebbero potuto compromettere la salute e la sicurezza-, da trasmettere poi al ministero del Lavoro. Nei giorni scorsi si sono svolte diverse riunioni in Confindustria con gli Hr dei principali gruppi e si è parlato di come l’accordo in forma scritta possa essere realizzato anche con modalità semplificata (ad esempio tramite email aziendale con accettazione da parte del dipendente).

Si attendeva dunque un’indicazione in vista dell’imminente scadenza del 31 luglio, considerando che il premier Conte riferirà alla Camera sulla proroga dello stato d’emergenza solo il 29 luglio. Il governo si è impegnato a prolungare la procedura semplificata per il ricorso allo smart working, in alternativa, all’interno del decreto Lavoro che però vedrà la luce solo all’inizio di agosto. Nella prima settimana di agosto, poi, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo convocherà le parti sociali a un tavolo per aprire il confronto sulla regolazione del lavoro agile che ha coinvolto 1,8 milioni di lavoratori nel privato.

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