L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Il riscatto della laurea per gli stranieri che lavorano in Italia

di Pietro Gremigni

La domanda

Un dipendente residente in Italia, con nazionalità di uno Stato estero, che lavora presso l’Ambasciata di questo Stato estero, situata in territorio italiano, in virtù dell’articolo 19 della relativa Convenzione per evitare le doppie imposizioni versa le imposte nello Stato di cui ha la nazionalità e i redditi sono indicati come "redditi esenti", modello Cu, - casella 468 causale 4 – prevista per le retribuzioni corrisposte a dipendenti residenti nel territorio dello Stato da enti e organismi internazionali nonché da rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni. Se questo lavoratore volesse riscattare la laurea, per non perdere la deducibilità fiscale che nello Stato estero non può dedurre, che cosa può fare? Le convenzioni si estendono al riscatto?

In mancanza di redditi imponibili in Italia come quelli indicati che sono tassati nel paese estero, la deduzione dei contributi pagati per il riscatto non potrà essere esercitata in Italia. Di regola questa non è godibile nel paese estero, ma occorre verificare la convenzione contro le doppie imposizioni su modello Ocse siglata dall'Italia e dal paese estero dove a oggi risulta avere la nazionalità.

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