Certificato penale “i minori” e contratto a termine

L’art. 25-bis del DPR 14 novembre 2002, n. 313, nel testo oggi vigente, dispone che il certificato del casellario giudiziale di cui all'art. 24 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli artt. 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Il Ministero del Lavoro, nella circolare 11 aprile 2014, n. 9, ha chiarito che, in adesione all'orientamento già assunto dal Ministero della Giustizia, l'adempimento in questione riguarda esclusivamente i nuovi rapporti di lavoro costituiti a decorrere dal 6 aprile. Il Ministero della Giustizi, nella FAQ 10 aprile 2014, ha precisato che i certificati valgono 6 mesi, e alla domanda se il datore di lavoro debba quindi richiedere il certificato ai sensi dell’art. 25 bis del DPR 313/2002 per i suoi dipendenti ogni 6 mesi, ha risposto di no, ossia il certificato va richiesto solo al momento dell'assunzione. Da quanto sopra pare desumersi che il datore debba comunque richiedere un nuovo certificato, qualora la riassunzione avvenga oltre il periodo di 6 mesi di validità del primo certificato.