L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Malattia a cavaliere e indennità

di Josef Tschoell

La domanda

Dipendente da maggio 2019 assente per malattia oncologica; nel 2020 è stata corrisposta indennità per malattia carico INPS nel limite di 180 gg e integrazione prevista dal ccnl. Da agosto 2020 è in aspettativa non retribuita per malattia producendo i relativi certificati attestanti la prosecuzione dell'evento, il rapporto pertanto risulta sospeso senza oneri retributivi da oltre 60 gg. Si richiede se un'eventuale periodo di ferie/rol anche minimo possa essere considerato utile al ripristino dell'indennità di malattia a carico INPS per il 2021, anche in assenza di ripresa dell'attività lavorativa. Si precisa che il lavoratore è inidoneo alla ripresa attività lavorativa, anche per altre mansioni, come da certificazione medico competente.

L'Inps ha chiarito nella circ. n. 145/1993 che il ripristino dell'indennità di malattia, al 1° gennaio successivo, per un massimo di ulteriori 180 giorni, non è automatico, ma subordinato alla permanenza del rapporto, con oneri retributivi, sia pure limitati, a carico del datore di lavoro. Di conseguenza appare corretto utilizzare i giorni di ferie e ripristinare il pagamento dell'indennità di malattia nei confronti dell'Inps.

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