L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Reddito moglie del titolare

di Salvatore Servidio

La domanda

La moglie di un titolare di ditta individuale è stata assunta da quest'ultimo come lavoratrice dipendente. La donna quindi percepisce un reddito esente da irpef mentre il titolare non potrà dedurre il relativo costo. Il reddito della lavoratrice dovrà essere inserito nella certificazione unica? Inoltre, è utile al calcolo del reddito da lavoro dipendente per poter percepire gli assegni familiari?

In relazione al quesito prospettato, premesso che non sono consentite assunzioni fittizie finalizzate al versamento dei contributi previdenziali, si osserva in linea generale che nella Certificazione Unica 2021, per lavoro autonomo, è stata introdotta la distinzione tra: - le somme che costituiscono reddito da dichiarare, da indicare con codice 12 nel campo 6 del prospetto denominato “Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi”. Si tratta dei compensi che dovranno poi essere inseriti in dichiarazione dei redditi dal professionista che adotta il regime forfettario (legge. n. 190/2014) che li ha percepiti, e - il codice 7, denominato “Erogazione di altri redditi non soggetti a ritenuta”, sempre del campo 6 non accoglie più gli importi erogati a favore dei c.d. “contribuenti forfetari”, da indicare con il codice 12, ma continua ad individuare, per esempio, i compensi corrisposti ai soggetti che applicano in regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, previsto dall'articolo 27 D.L. n. 98/2011 (c.d. “contribuenti minimi”); - le somme riferite a redditi esenti ovvero che non costituiscono reddito imponibile per il percipiente, da indicare con il codice 8. Si tratta delle spese analitiche anticipate dal professionista, che non trovano collocazione all'interno della dichiarazione dei redditi, quali, ad esempio, le somme corrisposte a titolo di imposta di bollo. In questo modo viene superata la problematica relativa al controllo incrociato per forfettari e minimi tra somma delle CU presenti in anagrafe tributaria e il totale dei redditi indicati dal contribuente nella relativa dichiarazione. Restano così invariate le istruzioni relative al codice 8, da utilizzare per individuare i redditi esenti, ovvero tutte le somme che non costituiscono reddito sottoposto a tassazione in sede di presentazione della dichiarazione annuale. Quindo, ritengo che per il caso di specie il codice da indicare in CU sia il codice 8. Riguardo la seconda domanda, si osserva che nel prospetto Familiari a carico del 730/2021 devono essere inseriti i dati relativi ai familiari che nel 2020 sono stati fiscalmente a carico del contribuente, al fine di fruire delle detrazioni dall'imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico. Queste detrazioni vengono calcolate dal soggetto che presta l'assistenza fiscale. Si ricorda che sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2020 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Sono compresi tra i redditi da dichiarare nel modello da presentare al datore di lavoro annualmente oppure all'INPS, tra gli altri, i seguenti redditi: assoggettabili all'IRPEF (al netto dei contributi previdenziali a carico del lavoratore) e i redditi di qualsiasi natura, ivi compresi, se superiori a euro 1.032,91, quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva (regime dei minimi, regime forfettario, pensioni sociali, assegni sociali, pensioni corrisposte agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti, interessi dei conti correnti bancari e postali, interessi di CCT e da BOT, ecc.)(art. 2, comma 9, D.L. n. 69/1988).

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