Agevolazioni

Editoria, sbloccati 21 milioni per gli interventi straordinari

di Mauro Marrucci

Disciplinati criteri e modalità per l'erogazione delle risorse del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno dell'editoria istituito dalla Legge di Stabilità per il 2014. A farlo è il D.P.C.M. 30 settembre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 258 dello scorso 6 novembre, che ha messo a disposizione delle imprese editoriali, per il 2014, una somma pari a 20.918.394 euro, ripartita su tre tipologie d'intervento.
La prima azione è rivolta al sostegno degli investimenti in innovazione tecnologica e digitale del settore, anche attraverso la concessione di apposite garanzie sui finanziamenti erogati. Per le imprese editoriali di nuova costituzione può inoltre essere riconosciuto un contributo, a fronte di spese documentate sostenute per progetti innovativi, da sottoporre alla valutazione di una commissione in corso d'istituzione.
La seconda misura riguarda la promozione dell'occupazione giornalistica. A tale scopo l'INPGI potrà riconoscere specifici sgravi previdenziali alle imprese editoriali che procedano, entro la fine del 2014, all'assunzione con contratto di lavoro subordinato di giornalisti in possesso di specifiche competenze professionali nel campo dei nuovi media. La misura delle agevolazione sarà pari al 100% dell'aliquota ordinaria per le assunzioni a tempo indeterminato, ridotti al 50% per i contratti a tempo determinato, per un periodo di 36 mesi. Nondimeno, in caso di successiva trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti instaurati con patto del termine, lo sgravio potrà essere integralmente riconosciuto per la durata del precedente periodo lavorativo nel limite massimo complessivo triennale. Il Decreto individua tuttavia precisi limiti per la fruizione degli sgravi. Le assunzioni a tempo indeterminato dovranno infatti incrementare la media dei giornalisti occupati presso l'impresa nei 12 mesi antecedenti, al netto dei casi di dimissioni volontarie, di licenziamento per raggiunti limiti di età e per giusta causa. In via ulteriore, l'agevolazione per le assunzioni a termine sarà revocata qualora l'impresa non proceda alla trasformazione a tempo indeterminato di almeno il 20% dei rapporti, esclusi quelli stipulati per ragioni sostitutive.
Un terzo ambito d'intervento è rivolto al sostegno degli ammortizzatori sociali per attenuare l'impatto sociale dei processi di ristrutturazione e riorganizzazione delle imprese editoriali attraverso il rafforzamento degli strumenti di tutela e garanzia della coesione sociale. Al ricorrere di un corrispondente intervento dei soggetti datoriali viene così parzialmente finanziato l'intervento degli ammortizzatori sociali erogati in favore dei giornalisti disoccupati o interessati da processi di riduzione dell'attività lavorativa per collocamento in cassa integrazione guadagni straordinaria o dalla stipula di contratti di solidarietà difensiva di cui alla legge n. 863/84.
Infine, il Decreto provvede ad individuare le condizioni preclusive per l'accesso alle misure previste dal Fondo, escludendovi le imprese non iscritte per oltre sei mesi – e fino alla successiva iscrizione - nell'elenco di quelle che garantiscono l'equo compenso nel lavoro giornalistico o che abbiano introdotto bonus, stock option od altre forme premiali non strettamente legate alla dinamica retributiva contrattualmente stabilita, e collegata a risparmi sul costo del lavoro giornalistico, in favore dei dirigenti, in caso di accesso agli ammortizzatori sociali.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©