Agevolazioni

Agevolazioni per la nuova imprenditorialità di giovani e donne: regolamento in Gazzetta

di Antonio Carlo Scacco

Dal 20 settembre prossimo sarà pienamente in vigore il Regolamento che stabilisce criteri e modalità di concessione delle agevolazioni per la nuova imprenditorialità: è l'effetto della pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dello scorso 5 settembre, del decreto interministeriale n. 140 dell'8 luglio 2015.

L’emanazione del decreto, di natura regolamentare, era stata prevista dal decreto legislativo 185/2000, recante disposizioni in favore della autoimprenditorialità e l'autoimpiego, di recente profondamente rivisto, come si ricorderà, dal decreto "Destinazione Italia" (Dl 145/2013).

I benefici si caratterizzano per essere destinati a imprese societarie di micro e di piccola dimensione, regolarmente iscritte nel Registro delle imprese, la cui compagine societaria sia rappresentata, in termini di soci e quote di partecipazione, per oltre la metà da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, ovvero da donne (senza limiti di età).

Numerose le iniziative agevolabili nei campi più disparati: dai settori più tradizionali, come la produzione di beni nei settori dell'industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio ecc., a quelle di maggiore interesse per la imprenditorialità giovanile (ad esempio, nel settore della valorizzazione del patrimonio artistico ed ambientale o nella innovazione sociale).

I programmi di investimento non potranno tuttavia essere superiori a 1,5 milioni di euro, e dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento a pena di revoca delle agevolazioni concesse (salvo richiesta motivata di proroga in ogni caso non superiore a 6 mesi).

Tra le spese ammissibili, relative all'acquisto di beni materiali ed immateriali nonché servizi, si segnalano quelle relative alla formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto (articolo 7, lettera f).

Le agevolazioni saranno concesse, sulla base di un contratto stipulato tra l'impresa ed Invitalia spa, sotto forma di finanziamenti agevolati a un tasso pari a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. La restituzione avverrà a rate semestrali.

Il rimanente 25% dell'importo necessario dovrà essere garantito dalla impresa, con mezzi propri o di terzi.

In ogni caso le agevolazioni non sono cumulabili con altri aiuti pubblici concessi per le medesime spese, incluse le agevolazioni concesse sulla base del regolamento de minimis (regolamento Ue n. 1407/2013).

Per accedere alle agevolazioni sarà necessario presentare una apposita domanda al soggetto gestore (Invitalia spa), i cui termini e modalità saranno specificati in un successivo provvedimento pubblicato sia nel sito web di Invitalia, sia in quello del Ministero (www.mise.gov.it).

La procedura è a sportello: quindi le domande saranno valutate secondo l'ordine cronologico di presentazione in base a specifici criteri (si veda l’articolo 10) e soddisfatte, ove presenti i requisiti, ad esaurimento delle risorse disponibili (a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo previsto dall'articolo 4 del decreto Minfin 30 novembre 2004).

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