L'esperto rispondeAgevolazioni

Incentivo all'esodo e buona uscita

di Cristian Valsiglio

La domanda

La dipendente di un'azienda, che percepisce già la pensione da alcuni anni, ha trovato l'accordo con l'azienda per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a fronte di un corrispettivo. Il corrispettivo pattuito deve essere trattato come incentivo all'esodo o come buona uscita ai fini della tassazione Irpef?

L’art. 17 del T.u.i.r. consente di tassare on modalità separata il TFR e le “altre indennità e somme” collegate alla cessazione del rapporto di lavoro. All’interno della categoria delle “altre indennità e somme” l’Agenzia delle Entrate (v. circ. 29/E/2001) più volte ha fatto rientrare a titolo esemplificativo le seguenti fattispecie: patto di non concorrenza erogato alla cessazione, l’indennità del preavviso, l’incentivo all’esodo etc. Pertanto ai fini del quesito si deve rilevare che la definizione del titolo non ne modifica la natura giuridica che nel caso concreto è riferita ad un emolumento erogato per “facilitare” la risoluzione consensuale. Sarebbe tuttavia preferibile l’utilizzo dell’incentivo all’esodo in quanto sembra che in questa occasione meglio si concili con la fattispecie. Sul tema si fa presente che anche l’incentivo all’esodo erogato al singolo e non in virtù di un accordo collettivo consente l’applicazione della tassazione separata.

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