Agevolazioni

Zfu centro Italia, arriva la proroga per le agevolazioni

di Antonio Carlo Scacco

La presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni previste per le imprese localizzate nella zona franca urbana (Zfu) del Centro Italia danneggiate dai recenti eventi sismici è prorogata alle ore 12 del prossimo 20 novembre: lo rende noto la circolare Mise 157293, diffusa lo scorso 2 novembre. La Zfu comprende i Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 ed è stata istituita con l'articolo 46 del decreto-legge 50/2017.

Alle agevolazioni possono accedere le imprese di qualsiasi dimensione e i titolari di reddito di lavoro autonomo in possesso dei requisiti necessari (si veda la circolare Mise del 4 agosto 2017 n. 99473). Tra questi è prevista anche la dimostrazione della riduzione del fatturato del 25% causata dagli eventi sismici (dato desumibile dal quadro “RS” dei modelli di dichiarazione dei redditi). Il requisito non si applica ai soggetti che hanno avviato l'attività in data successiva al 1° settembre 2015. È inoltre necessario disporre, al momento della presentazione della istanza, della sede principale o anche soltanto dell'unità locale all'interno della Zfu (a qualunque titolo: proprietà, locazione, comodato, ecc., purché valido).

È opportuno ricordare che è prevista la revoca delle agevolazioni qualora l'attività economica venga trasferita al di fuori della Zfu prima che siano decorsi almeno 5 anni dalla data di accoglimento della istanza.

Le tipologie agevolative previste sono quattro: tre di tipo fiscale (esenzione dalle imposte sui redditi, dall'imposta regionale sulle attività produttive e dall'imposta municipale propria) ed una di tipo contributivo (esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente).

I titolari di reddito di lavoro autonomo possono fruire solo dell'esonero del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a loro carico sulle retribuzioni da lavoro dipendente, con esclusione dei premi assicurativi. La fruizione avviene nel modo classico attraverso la riduzione dei versamenti da effettuare a mezzo F24 e deve rispettare i limiti comunitari in materia di aiuti “de minimis”: un importo massimo di 200mila euro, ovvero 100mila nel caso di imprese attive nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi o 15mila per i soggetti attivi nel settore agricolo. Le domande si presentano telematicamente utilizzando la piattaforma, attiva già dal 23 ottobre scorso, presente nel sito https://agevolazionidgiai.invitalia.it sezione “Accoglienza istanze DGIAI”.

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