Agevolazioni

Online l’elenco degli ammessi alle agevolazioni per la Zfu centro Italia

di Antonio Carlo Scacco

Pubblicato nel sito web istituzionale www.mise.gov.it il Decreto direttoriale 7 dicembre 2017 contenente l'elenco delle imprese e dei lavoratori autonomi ammessi e non alle agevolazioni previste per la Zona franca urbana (Zfu) nei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma degli anni scorsi. Più in particolare l'allegato 1 al decreto contiene l'elenco degli ammessi, l'allegato 2 l'elenco degli ammessi in attesa della informazione antimafia, l'allegato 3 i soggetti che non hanno presentato la documentazione antimafia (dovranno farlo entro il 30 dicembre, pena il rigetto della domanda) e, infine, l'allegato 4 l'elenco dei soggetti per i quali gli aiuti de minimis dichiarati come già concessi in sede di istanza non trovano corrispondenza con quelli registrati nel Registro Nazionale degli Aiuti. Per questi ultimi si procederà a successive verifiche circa l'ammontare dell'importo concedibile.

La Zfu comprende i Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 ed è stata istituita con l'articolo 46 del decreto-legge 50/2017. Le domande potevano essere presentate fino alle ore 12 del 20 novembre scorso (circolare direttoriale 2 novembre 2017, n. 157293).

Sotto il profilo lavoristico, l'agevolazione prevede l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente. I contributi interessati sono quelli a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi assicurativi, dovuti sulle retribuzioni da lavoro dipendente (contratti a tempo indeterminato e determinato purché con scadenza non inferiore a dodici mesi) erogati a lavoratori impiegati nella sede ove si svolge l'attività (o sedi in caso di soggetti plurisede) all'interno della Zfu. È comunque prevista la revoca delle agevolazioni qualora l'attività economica venga trasferita al di fuori della Zfu prima che siano decorsi almeno 5 anni dalla data di accoglimento della istanza.

La fruizione avviene nel modo classico attraverso la riduzione dei versamenti da effettuare a mezzo F24 e deve rispettare i limiti comunitari in materia di aiuti “de minimis”: un importo massimo di 200mila euro, ovvero 100 mila nel caso di imprese attive nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi o 15mila per i soggetti attivi nel settore agricolo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©