Agevolazioni

Formazione continua: dote da 200 milioni dai fondi interprofessionali

di Francesca Barbieri

Dagli operai fino ai dirigenti, passando per impiegati e dipendenti degli studi professionali, sono in arrivo nuove risorse per il training on the job.

A metterle in campo sono i fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, enti bilaterali che riguardano una platea di un milione di imprese e 10 milioni di lavoratori e che rappresentano i due terzi del finanziamento pubblico alla formazione continua in Italia.

In base alle risposte fornite al Sole 24 Ore da 11 dei 19 fondi autorizzati dal ministero del Lavoro ci sono 200 milioni di euro attualmente disponibili per le aziende che iscrivendosi hanno deciso di dirottare alle casse del fondo prescelto una parte del contributo obbligatorio contro la disoccupazione involontaria (0,30% della massa salariale lorda, che dal 2016 subisce un prelievo forzoso che lo riduce di fatto allo 0,19 per cento).

Le aziende “accreditate” possono poi chiedere il finanziamento dei piani formativi concordati con i sindacati, secondo tempi e modi indicati dagli avvisi pubblicati dai fondi.

Le imprese spesso attivano un conto formazione dove accumulare i propri versamenti, che può essere poi utilizzato senza particolari vincoli.

Formazione a catalogo (6 milioni di euro), competitività (72 milioni) e innovazione tecnologica (10 milioni) sono al centro di tre avvisi aperti da Fondimpresa, il più grande tra i fondi partitetici, con oltre 185mila aziende e 4,5 milioni di lavoratori, che nel 2017 ha assegnato 358 milioni (dato al 31 ottobre) per la formazione di oltre 400mila lavoratori.

Fondirigenti, specializzato nel training dei manager, ha destinato 10 milioni di euro per piani formativi aziendali (15mila euro ad azienda) su diversi ambiti di intervento: da cyber security e data protection a internazionazionalizzazione, credito, project management per la gestione dell’innovazione (presentazione delle domande fino al 15 febbraio). Un altro avviso di Fondirigenti, con un budget di 800mila euro, finanzia interventi destinati a dirigenti involontariamente disoccupati, precedentemente impiegati in imprese aderenti al fondo (6mila euro a dirigente) sui temi della cyber security e data protection, welfare aziendale, innovazione delle competenze (scadenza: 31 gennaio).

Fondo Forte, che riguarda 1,2 milioni di lavoratori, “scommette” invece 70 milioni per i settori del commercio, turismo, logistica, spedizioni, trasporto e ambito socio-sanitario, con un occhio di riguardo per l’innovazione tecnologica. Foncoop ha avvisi aperti per 11,7 milioni di euro dedicati al mondo delle cooperative, Fondoprofessioni ha “bandi” per 4,8 milioni rivolti a oltre 220mila dipendenti degli studi professionali, mentre Foragri, che riguarda l’agricoltura, ha avvisi aperti per 3,7 milioni di euro.

Fonarcom, infine, ha oltre 10 milioni da assegnare puntando in particolare su progetti di alternanza scuola-lavoro, formazione dei neoassunti, iniziative di welfare e interventi di ricollocazione.

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