Agevolazioni

Per i disabili bonus da quasi 100 milioni

di Matteo Prioschi

Oltre novantotto milioni di euro in due anni. A tanto ammontano le risorse trasferite all’Inps per corrispondere l’incentivo previsto dal 2016 a favore delle aziende che assumono lavoratori disabili.

L’ultima tranche è stata deliberata con il decreto interministeriale Lavoro-Economia del 7 maggio 2018, per un importo di 9,1 milioni di euro.

Quest’ultimo intervento si è reso necessario a seguito della nota con cui l’Inps, il 21 febbraio scorso, ha evidenziato che nonostante i fondi già conferiti, in particolare i 58 milioni di euro previsti dal decreto legge 50/2017, «allo stato attuale le risorse non sono sufficienti per riconoscere l’incentivo alle assunzioni per l’anno 2018».

Il decreto del mese scorso consente di ricostruire il flusso di trasferimenti eseguito negli ultimi due anni a favore dell’istituto di previdenza. Con il decreto interministeriale del 24 febbraio 2016 sono stati messi a disposizione 20.915.742 euro. Il decreto del 16 marzo 2017 ha riassegnato 5,2 milioni dei 20,9 non utilizzati in precedenza e ha aggiunto 10.441.090,86 euro.

Quindi, con il decreto del 29 settembre 2017, è stato dato il via libera al trasferimento di 58 milioni di euro, come previsto dall’articolo 55 bis del decreto legge 50/2017. Infine, il provvedimento dello scorso 7 maggio, pubblicato il 4 giugno, con cui si assegnano 9.165.061,84 euro.

In parte tali importi derivano dalle somme versate dai datori di lavoro al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili sotto forma di esonero dall’assunzione obbligatoria. L’articolo 5, comma 3 bis, della legge 68/1999 prevede infatti che le aziende che hanno lavorazioni con un tasso di premio ai fini Inali pari o superiore al 60 per mille possono autocertificare l’esonero dall’obbligo di assumere disabili previsto dall’articolo 3 della stessa legge, versando un contributo di 30,64 euro per ogni giorno lavorativo di mancato impiego di un addetto con disabilità.

Dei 9 milioni trasferiti con il decreto del 7 maggio di quest’anno, 7,5 milioni provengono dagli esoneri relativi al 2017. Un importo analogo, riferito agli esoneri del 2016, è stato previsto nel decreto del 16 marzo 2017.

L’incentivo per l’assunzione di lavoratori disabili è stato introdotto dall’articolo 10 del decreto legislativo 151/2015 con effetto dal 2016:

- ha una durata di 36 mesi ed è pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile a fini previdenziali per ogni contratto a tempo indeterminato sottoscritto con una persona affetta da riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 per cento;

- è pari al 35% della retribuzione mensile, sempre con durata triennale, se la riduzione della capacità lavorativa oscilla tra il 67 e il 79 per cento;

- sale al 70% della retribuzione per 60 mesi se la disabilità intellettiva e psichica comporta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, oppure per tutta la durata del contratto a tempo determinato se quest’ultimo dura non meno di dodici mesi.

L’incentivo viene fruito dal datore di lavoro tramite conguaglio sulle denunce contributive mensili.

Secondo i dati forniti dall’Inps, nel 2016 sono stati instaurati 3.090 rapporti di lavoro incentivati, che hanno richiesto un accantonamento per quell’anno superiore a 8,9 milioni di euro. Nel 2017 i rapporti sono stati 2.993 e l’importo accantonato ha sfiorato i 25,7 milioni di euro. Quest’anno a febbraio, quando l’istituto di previdenza ha inviato la nota al ministero del Lavoro, l’importo accantonato era già di 24,3 milioni di euro.

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