Il Fondo Invitalia Venture III contro la delocalizzazione delle grandi imprese
Pubblicato sulla Gazzetta ufficial del 29 settembre 2018, numero 227, il decreto del ministero dello Sviluppo economico 7 maggio 2018 recante "Interventi di sostegno agli investimenti ed all'occupazione mirati al contrasto dei fenomeni di cessazione delle attività o delocalizzazione produttiva".
Il provvedimento attua la delibera Cipe del 28 febbraio scorso che, nel quadro del nuovo Piano operativo imprese e competitività, aveva previsto l'istituzione di un fondo di reindustrializzazione con la finalità di prevenire e contrastare fenomeni di cessazione delle attività e/o di delocalizzazione produttiva attraverso interventi di sostegno agli investimenti e all'occupazione.
Al Fondo sono stati assegnati 200 milioni (dei 1.080 complessivamente assegnati al Piano operativo). Sarà gestito da Invitalia Ventures Spa Sgr (società interamente partecipata dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa) e investirà per sostenere progetti di rilancio di attività e di asset di grandi imprese e complessi industriali di grandi dimensioni interessati da crisi finanziarie e produttive.
Le quote del Fondo, oltre che dall'Agenzia, potranno essere sottoscritte, per un ammontare complessivo non superiore al 50% della complessiva dotazione finanziaria, anche da investitori istituzionali ovvero da investitori privati indipendenti, individuati dalla medesima Agenzia attraverso una procedura aperta e trasparente.
Più in particolare le imprese oggetto dell'intervento del Fondo (imprese target) dovranno avere un organico pari almeno a 250 dipendenti e operare nel settore manifatturiero o in servizi ad esso collegati. Le finalità perseguite mirano a un loro ricollocamento sul mercato e al mantenimento dei livelli occupazionali preesistenti.
Le modalità di investimento sono specificate dall'articolo 3 del decreto. Saranno possibili investimenti in equity e quasi equity, compresi i prestiti, i leasing, il rilascio di garanzie o una combinazione di strumenti a favore delle imprese target.
Agli investimenti del Fondo potranno aggiungersi anche gli investitori privati indipendenti purché con investimenti almeno pari al 30% dell'importo investito.