Agevolazioni

Il Fondo Invitalia Venture III contro la delocalizzazione delle grandi imprese

di Antonio Carlo Scacco

Pubblicato sulla Gazzetta ufficial del 29 settembre 2018, numero 227, il decreto del ministero dello Sviluppo economico 7 maggio 2018 recante "Interventi di sostegno agli investimenti ed all'occupazione mirati al contrasto dei fenomeni di cessazione delle attività o delocalizzazione produttiva".

Il provvedimento attua la delibera Cipe del 28 febbraio scorso che, nel quadro del nuovo Piano operativo imprese e competitività, aveva previsto l'istituzione di un fondo di reindustrializzazione con la finalità di prevenire e contrastare fenomeni di cessazione delle attività e/o di delocalizzazione produttiva attraverso interventi di sostegno agli investimenti e all'occupazione.

Al Fondo sono stati assegnati 200 milioni (dei 1.080 complessivamente assegnati al Piano operativo). Sarà gestito da Invitalia Ventures Spa Sgr (società interamente partecipata dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa) e investirà per sostenere progetti di rilancio di attività e di asset di grandi imprese e complessi industriali di grandi dimensioni interessati da crisi finanziarie e produttive.

Le quote del Fondo, oltre che dall'Agenzia, potranno essere sottoscritte, per un ammontare complessivo non superiore al 50% della complessiva dotazione finanziaria, anche da investitori istituzionali ovvero da investitori privati indipendenti, individuati dalla medesima Agenzia attraverso una procedura aperta e trasparente.

Più in particolare le imprese oggetto dell'intervento del Fondo (imprese target) dovranno avere un organico pari almeno a 250 dipendenti e operare nel settore manifatturiero o in servizi ad esso collegati. Le finalità perseguite mirano a un loro ricollocamento sul mercato e al mantenimento dei livelli occupazionali preesistenti.
Le modalità di investimento sono specificate dall'articolo 3 del decreto. Saranno possibili investimenti in equity e quasi equity, compresi i prestiti, i leasing, il rilascio di garanzie o una combinazione di strumenti a favore delle imprese target.

Agli investimenti del Fondo potranno aggiungersi anche gli investitori privati indipendenti purché con investimenti almeno pari al 30% dell'importo investito.

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