Agevolazioni

Regione Abruzzo, al via tirocini cofinanziati per giovani Neet

di Stefano Perazzelli

Con determinazione dirigenziale DPG088/95 del 17 giugno 2019, la Regione Abruzzo rende operativo l'Avviso pubblico per l'attuazione della Misura 5-A riferita ai tirocini extracurriculari in ambito regionale.
La misura si pone l'obiettivo di favorire l'inserimento lavorativo di giovani Neet iscritti al programma Garanzia Giovani per mezzo di tirocini extracurriculari da svolgersi presso soggetti ospitanti ubicati all'interno del territorio regionale. L'agevolazione consiste in un cofinanziamento pari al 50% dell'indennità spettante al tirocinante che le linee guida regionali fissano in complessivi € 600,00 mensili per un massimo di 6 mesi.
Nel caso di lavoratori rientranti nella specifica categoria dei soggetti svantaggiati, disabili e invalidi (art. 4, c. 1, legge 381/1991, e art. 1, c. 1, legge 68/1999), il contributo è riconosciuto nella misura di € 500,00 da detrarsi dall'indennità complessiva per una durata massima del rapporto che può giungere fino a 12 mensilità. Il contributo a carico del datore, per la richiamata fattispecie, è quindi limitato ad € 100,00 per ogni mensilità.
L'Avviso è chiaro nel prevedere che «possono accedere alla Misura 5A anche i giovani neet che fruiscono di forme di sostegno al reddito. In tal caso, l'Inps provvede al pagamento della sola quota eccedente l'importo del sostegno, a concorrenza dell'importo della quota mensile di indennità a carico del programma».
I tirocinanti devono essere iscritti al Programma Garanzia Giovani e aver sottoscritto il Patto di Attivazione con riferimento alla Misura 5-A (Tirocinio extracurriculare in ambito regionale), oltre ad avere compiuto il diciottesimo anno di età.
Dal momento che la finalità della misura è quella di agevolare l'inserimento lavorativo, sono esclusi i candidati che abbiano già fruito di altre prestazioni a carico del Programma Garanzia Giovani o che abbiamo intrattenuto altri rapporti di lavoro o di tirocinio con lo stesso soggetto ospitante conclusi entro i 2 anni precedenti alla richiesta di autorizzazione.
Il tirocinio deve essere strutturato in conformità alle Linee guida adottate dalla Regione con provvedimento del 22 febbraio 2018, pertanto non sono attivabili percorsi in favore di giovani in possesso di qualifica o abilitati all'esercizio di professioni regolamentate (incluse le professioni per le quali il possesso del titolo di studio costituisca titolo abilitante al relativo esercizio) per le attività tipiche o riservate alla professione.
I progetti formativi devono prevedere un orario giornaliero massimo di 8 ore ed un orario mensile compreso tra un minimo di 80 ore ed un massimo di 120 ore da strutturare in base alla complessità del percorso di acquisizione delle competenze.
Il sistema di accesso alla misura è strutturato a sportello sulla base delle richieste di accesso proposte dai soggetti attuatori già individuati e abilitati dalla Regione secondo il seguente calendario:

Ricevuto il provvedimento di autorizzazione all'avviamento del tirocinio, il soggetto ospitante è tenuto ad effettuare la comunicazione obbligatoria secondo la decorrenza riconosciuta da parte dell'Ente. Lo stesso è tenuto ad erogare la quota dell'indennità mensile di propria spettanza secondo modalità tracciabili (bonifico bancario o postale, bonifico domiciliato, vaglia postale o assegno circolare) e a rendicontare lo svolgimento del rapporto al soggetto attuatore che provvede a trasmettere la documentazione obbligatoria e le quietanze all'Ente il quale provvede ad erogare la quota di propria competenza mediante i sistemi Inps una volta compiute le dovute verifiche di primo livello.

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