Agevolazioni

Nisini: «Strumento utile anche alle Pmi per uscire dalla crisi»

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

«Il contratto di espansione è molto utile, e può essere d’aiuto ad affrontare diverse situazioni, visto che offre a imprese e lavoratori molte possibilità, dagli esodi volontari, assistiti dalla Naspi, al ricambio generazionale, alla formazione verso nuove competenze, fondamentali per uscire dalla crisi e in questa fase di trasformazione del mercato del lavoro». Per tutte queste ragioni, spiega la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini (Lega), «è opportuno estendere lo strumento anche alle pmi, e quindi abbassare l’asticella dimensionale almeno a 50-100 lavoratori».

Per sondare le opinioni di imprese e sindacati sullo strumento oggi la sottosegretaria Nisini, che ha la delega proprio su questa materia, inizia gli incontri con le parti sociali: «Partirò con Confindustria il giro di incontri con le parti sociali per capire pregi e difetti dello strumento, che dopo la circolare Inps di fine marzo è divenuto a tutti gli effetti operativo - ha detto -. L’obiettivo è raccogliere le indicazioni operative di aziende e sindacati utili a migliorare il contratto d’espansione che già oggi, mi sento di dire, gli operatori considerano un valido strumento di gestione delle ristrutturazioni aziendali alternativo al licenziamento collettivo».

L’urgenza di questi giorni è dettata anche dall’imminente fine delle misure emergenziali: il blocco dei licenziamenti per motivi economici terminerà il 30 giugno per le imprese che hanno strumenti ordinari di integrazione salariale (industria ed edilizia) - nei giorni scorsi il premier, Mario Draghi, ha confermato che non ci saranno ulteriori proroghe - mentre per le imprese del terziario, che rientrano nel campo di applicazione della Cig in deroga e le aziende che utilizzano il Fis, il blocco dei licenziamenti vige fino al 30 ottobre.

«Sul contratto d’espansione sono contenta che anche altri partiti guardino con favore alla misura che la Lega ha introdotto nel 2019 - ha proseguito Nisini, che tra le sue deleghe ha anche i rapporti di lavoro, relazioni industriali e ammortizzatori -. Sto approfondendo un po’ tutti gli strumenti per gestire la fase delicata che si aprirà a luglio. Penso che dobbiamo agire con coraggio. Intanto, bisogna pensare a incentivare l’occupazione degli over50, ad esempio prevedendo sgravi contributivi mirati per le aziende che li mantengono a lavoro. Poi, dobbiamo intervenire sul decreto Dignità superando le rigide causali legali, che vanno rimesse alla contrattazione collettiva, per far ripartire l’occupazione, ferma ormai da troppi mesi. Il governo poi si è preso l’impegno, durante la discussione del Dl 30, di prorogare la normativa emergenziale sullo smart working almeno fino al 30 settembre, ma io sono favorevole ad arrivare fino a fine anno. Ora mi aspetto subito la norma. Dobbiamo dare certezze a imprese e lavoratori».

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