Agevolazioni

Impresa della pesca e acquacultura, domande per accedere ai benefici entro il 15 novembre

di Antonio Carlo Scacco

Entro e non oltre le ore 24:00 del 15 novembre 2021 è possibile presentare la domanda telematica per l'accesso ai fondi destinati a favore delle imprese del settore della pesca marittima e dell'acquacoltura, ivi incluse le imprese che svolgono l'attività di pesca professionale nelle acque interne, sia in forma autonoma che associata.

Lo prevede il decreto direttoriale del 30 settembre 2021, apparso sulla Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre scorso.

I soggetti interessati al beneficio sono le imprese della pesca e dell'acquacoltura che risultino stabilmente operative nel territorio italiano. Le imprese della pesca devono avere in armamento, alla data del 3 giugno 2021, un'imbarcazione da pesca, in forma singola o associata per le quali l'attività di pesca marittima risulta essere l'attività prevalente in termini di reddito. Le imprese acquicole devono disporre, al 1° gennaio 2021, di almeno un'unità produttiva stabilmente operativa sul territorio nazionale che svolge attività di allevamento degli animali di acquacoltura. Per tali imprese l'attività di acquacoltura deve essere attività prevalente in termini di reddito. Possono inoltre accedere al beneficio, per la quota loro riservata, le imprese che svolgono l'attività di pesca professionale nelle acque interne, sia in forma autonoma, sia associata.

Gli importi del beneficio sono variabili. Per le imprese di pesca armatrici di imbarcazioni, è riconosciuto a ciascuna impresa richiedente un contributo in funzione della stazza dell'imbarcazione, variabile da euro 1.000,00 a euro 26,800,00. Nel caso l'impresa abbia in armamento più imbarcazioni, il contributo spettante è pari alla somma dei contributi spettanti per ogni singola imbarcazione, fino ad un massimo di euro 270.000 (limite previsto dal Temporary framework). Per le imprese acquicole il contributo è riconosciuto nella misura di un importo fisso pari ad euro 500,00 per ciascuna impresa richiedente e un importo variabile da riconoscersi entro determinati massimali (da euro 5.000 per le micro imprese ed euro 20.000 per le grandi imprese, al netto del contributo fisso), in proporzione diretta al fatturato medio dichiarato. Per le imprese che svolgono l'attività di pesca professionale nelle acque interne, sia in forma autonoma, sia associata, i relativi fondi sono destinati alle Regioni e Province autonome a seconda del numero di imprese di acque interne dichiarate (ad esempio il Veneto, causa l'elevato numero di imprese, potrà contare su circa il 66% dei fondi).

L'invio delle domande per accedere ai contributi può essere effettuato esclusivamente attraverso domanda online da presentare mediante l'accesso all'apposito sito del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Come anticipato, il portale consentirà l'inoltro delle domande fino alle ore 24:00 del 15 novembre 2021. All'istanza compilata online dovrà obbligatoriamente essere allegata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex Dpr 445/2000 attestante i requisiti previsti dalla norma (di non rientrare nella definizione di impresa in difficoltà, di non aver ricevuto e non ancora restituito un aiuto di Stato dichiarato illegale e incompatibile; di disporre dell'imbarcazione per la quale si richiede il contributo, risultante dall'armamento al 3 giugno 2021 (settore pesca) o di essere iscritta come impresa attiva nel Registro imprese in data antecedente al 1 gennaio 2021 e di risultare in attività alla data della presentazione della domanda (settore acquacultura) ; di non richiedere aiuti complessivamente non superiori a 270.000,00 euro per impresa; di esercitare, come attività prevalente, la pesca marittima o l'acquacoltura).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©