Agevolazioni

Professionisti in fila per i fondi destinati a Pc, cloud e stampanti

Effetto Covid sulle domande di finanziamento alle Casse per strumenti informatici: oltre 26mila istanze dal 2020. Le possibilità per avvocati, commercialisti, notai e consulenti del lavoro

di Francesco Nariello

I

professionisti fanno il pieno di contributi e agevolazioni per attrezzare gli studi sul fronte informatico e tecnologico. La riorganizzazione del lavoro connessa all’emergenza pandemica, a partire dal crescente ricorso a forme di lavoro sempre più «smart», anche nella libera professione, ha accelerato il processo di digitalizzazione in atto, incrementando le richieste per dotarsi di hardware - computer fissi e portatili, tablet, sistemi per videoconferenze - e software più avanzati, potenziare il cloud, migliorare la connettività.

Aggregando i dati di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, ingegneri ed architetti - seppure con un peso molto diversificato tra le categorie - risultano oltre 26mila le richieste di contributi e finanziamenti presentate nell’ultimo biennio per l’acquisto di beni strumentali. In alcuni casi, le agevolazioni sono legate alla fase di avvio dell’attività o alle aggregazioni tra professionisti. A supporto dell’acquisto degli strumenti le Casse professionali mettono a disposizione bandi e convezioni, che spaziano dal rimborso diretto di una parte della spesa sostenuta in ambito informatico/digitale ai finanziamenti agevolati più o meno mirati sul fronte tecnologico.

Gli avvocati

Resta aperto fino al 15 giugno il bando lanciato da Cassa forense per l’assegnazione di contributi (plafond: 1,6 milioni) per l’acquisto di strumenti informatici. Non sono previsti limiti di età e reddito per i richiedenti (che invece sono requisiti preferenziali per ottenere gli aiuti), che non devono avere beneficiato della misura nei tre anni precedenti.

Il contributo è pari al 50% della spesa sostenuta (al netto Iva) per acquisti dal 1° gennaio 2021 al 15 marzo 2022, con minimo erogabile di 300 euro e massimo di 1.500 euro.

Il bando riscuote da anni notevole successo, con 35.843 domande di partecipazione dal 2016 al 2021, cui fanno fronte 22.808 contributi erogati (63,6%). Boom di richieste nel 2020, segnato dal lockdown, con oltre 12.031 domande e 6.271 rimborsi erogati (poco più della metà); 1.926 i contributi concessi lo scorso anno (i tre quarti dei 2.579 richiesti).

Gli strumenti più gettonati sono computer fissi e portatili, software, tablet e dispositivi per protezione e archiviazioneo condivisione dati, ma nella lista dei prodotti acquistabili sono inclusi, tra l’altro, auricolari e microfoni, webcam, stampanti, sistemi e abbonamenti a piattaforme per videoconferenze. A disposizione degli studi, c’è anche il bando annuale per prestiti under 35, con abbattimento al 100% degli interessi passivi.

Le altre categorie

La Cassa dei commercialisti (Cnpadc) sta mettendo a punto le iniziative a supporto degli iscritti per il 2022 ma ha lanciato un anno fa la seconda edizione del bando (chiuso il 15 marzo) per i neoiscritti per contribuiti all’acquisto di beni strumentali (98% delle richieste) - hardware, licenze software e mobili da ufficio - o per supportare la costituzione di aggregazioni. La misura, riservata a iscritti con livelli reddituali parametrati sul nucleo familiare, ha previsto il rimborso del 50% delle spese 2021 (fino a 5.000 euro); per studi associati o Stp l’aiuto si applica al singolo in proporzione alla sua partecipazione agli utili.

Nell’ultimo triennio, Cassa del Notariato ha riconosciuto ai notai iscritti contributi per oltre 5,3 milioni sui circa 18 milioni di euro del prestito d’onore: si può stimare - fa sapere lo stesso ente - «che, in considerazione della crescente necessità per il notaio di utilizzare tali strumenti, una porzione importante di questi benefici sia destinata all’informatizzazione». Tra le opzioni, l’attivazione di un finanziamento agevolato (e rimborso interessi passivi) per apertura e avviamento studio (destinato ai notai di prima nomina) per un massimo di 60mila euro.

I consulenti del lavoro, invece, possono richiedere un finanziamento per l’acquisto di beni strumentali, inclusi software e materiale informatico, per un massimo di 30mila euro (minimo 5mila), con interessi a carico di Enpacl; la misura è a disposizione fino al prossimo 31 dicembre.

Da inizio aprile, infine, per architetti e ingegneri sono tornati gli strumenti «ordinari» previsti da Inarcassa (sin dal 2009) e finalizzati, tra l’altro, a spese di impianto e/o potenziamento studio, incluse dotazioni tecniche e informatiche: prestiti d’onore (per under 35 e professioniste con figli fino a 16 anni non compiuti) e finanziamenti online in conto interessi.

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