Agevolazioni

Blockchain, intelligenza artificiale e metaverso: pronti 45 milioni per imprese ed enti di ricerca

di Maurizio Maraglino Misciagna

Con il decreto direttoriale del 24 giugno 2022, il ministero dello Sviluppo Economico ha tracciato le linee guida e i termini di presentazione per le domande di accesso alle agevolazioni, previste dal decreto interministeriale 6 dicembre 2021, a favore di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione funzionali allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things anche mediante il paradigma del metaverso. Il Mise rende disponibili in questa prima fase iniziale 45 milioni di euro e non esclude la possibilità che la dotazione finanziaria possa essere ridotata in corso d'opera.
Il nuovo fondo offre l'opportunità di finanziare spese e costi ammissibili per investimenti di importo minimo di 500 mila euro e massimo di 2 milioni di euro nei seguenti settori strategici prioritari:

– industria e manifatturiero;
– sistema educativo;
– agroalimentare;
– salute;
– ambiente ed infrastrutture;
– cultura e turismo;
– logistica e mobilità;
– sicurezza e tecnologie dell'informazione aerospazio.

I soggetti beneficiari sono suddivisi in 4 macro categorie:

1) imprese che esercitano le attività indicate dall'articolo 2195 del Codice civile, numeri 1 e 3, ivi comprese le imprese artigiane della legge 443/1985;
2) imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
3) imprese che esercitano le attività ausiliarie individuate dal numero 5 dell'articolo 2195 del Codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
4) centri di ricerca.

I soggetti beneficiari sono considerati ammissibili se, alla data di presentazione della domanda, rispettino i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite in forma societaria e iscritte nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel regolamento Gber;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Le grandi imprese sono considerate soggetti ammissibili alle agevolazioni, in qualità di capofila e/o di coproponenti, soltanto nell'ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le Pmi beneficiarie. Nel caso di progetti di "innovazione dell'organizzazione" e/o "innovazione di processo" che coinvolgono le grandi imprese, le Pmi proponenti partecipano alla collaborazione effettiva per almeno il 30% del totale dei costi ammissibili di progetto.

In riferimento ai progetti ammissibili alle agevolazioni, l'articolo 4 del decreto direttoriale dispone che gli stessi devono prevedere la realizzazione di attività di "ricerca industriale", "sviluppo sperimentale", "innovazione dell'organizzazione" e "innovazione di processo", finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things nei settori strategici prioritari.

Nel caso in cui un progetto coinvolga più di una tecnologia, il soggetto proponente deve indicare nella domanda di agevolazione quella prevalente. È inoltre obbligatorio rispettare una serie clausole. I progetti devono:
- essere realizzati nell'ambito di una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500.000,00 e non superiori a 2.000.000,00 euro;
- essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione e avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi, decorrenti dalla data di avvio.

Tra le spese ammissibili rientrano quelle del personale quali: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto; costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto; spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le agevolazioni concedibili ammontano, a 45 milioni di euro e sono così ripartite:
– 25 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo dell'intelligenza artificiale;
– 10 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo della tecnologia blockchain;
– 10 milioni di euro per progetti di sviluppo delle tecnologie internet of things.

Una quota pari al 60% è riservata ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da Pmi e reti di imprese, mentre una quota pari al 34% delle risorse finanziarie è riservata a progetti da realizzare nei territori delle regioni del Mezzogiorno.

La domanda di agevolazione, corredata alla documentazione elencata all'allegato 2 al decreto direttoriale, deve essere redatta secondo lo schema contenuto nell'allegato 1 e presentata in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, pena l'invalidità e l'irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel (www.infratelitalia.it), mediante la piattaforma dedicata all'iniziativa.

Per facilitare la predisposizione della domanda è stata prevista, dal 14 settembre, una fase di precompilazione che consentirà di avviare l'inserimento della documentazione sulla piattaforma online. Le domande di agevolazione sono, pertanto, accolte nei limiti delle risorse finanziarie rese disponibili. Il progetto per il quale le risorse finanziarie non risultano sufficienti alla copertura integrale delle agevolazioni concedibili non è ammesso alla fase istruttoria.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©