Agevolazioni

Decontribuzione Sud, tiraggio fermo al 36%

di C.Fo.

Delude la decontribuzione per il lavoro al Sud, mentre registrano un buon impatto occupazionale i voucher per l’export e (per le grandi imprese manifatturiere) la “Nuova Sabatini”. Il rapporto annuale dell’Inps propone un’analisi di impatto di alcuni incentivi, utilizzando anche un approccio di tipo controfattuale. Nel caso della “decontribuzione Sud” (esonero del 30% dei contributi a carico dei datori di lavoro privati per rapporti di lavoro dipendente nelle regioni meridionali, esclusi il settore agricolo e il domestico) si tratta di una politica di incentivo gestita direttamente dall’istituto. Nel 2021 il beneficio è stato richiesto da circa 373.000 datori di lavoro, trovando applicazione su poco più di 2,7 milioni di rapporti di lavoro, incluse le agevolazioni di rapporti instaurati prima del 2021 e ancora attivi. Le attivazioni e trasformazioni che hanno usufruito della misura sono però poco più di 1,2 milioni, suggerendo - rileva l’Inps - che la parte preponderante dell’utilizzo dell’agevolazione sia stata rivolta ai rapporti di lavoro già instaurati. Considerando che il numero di rapporti di lavoro al Sud nel 2021 (escludendo il settore finanziario) è di circa 7,42 milioni, il take up (quindi il tasso di assorbimento della politica) è di circa il 36,5%. «Gli ampi margini di accesso alla decontribuzione Sud - osserva quindi l’istituto - ne avrebbero suggerito un ricorso più esteso considerando che, potenzialmente, tutti i rapporti di lavoro in essere nel Mezzogiorno potevano essere oggetto di agevolazione». La configurazione quale aiuto di Stato e i conseguenti vincoli, è la tesi, hanno fin qui pesato sul limitato tasso di adesione.

L’Inps si spinge poi ad analizzare alcune misure gestite direttamente dai ministeri. È il caso della “Nuova Sabatini” dello Sviluppo economico, che supporta con finanziamenti agevolati l’acquisto di macchinari. In questo caso l’impatto, in generale positivo, va contestualizzato. C’è un effetto positivo sull’occupazione in imprese di media dimensione nel settore manifatturiero (+0,48 dipendenti in media a seguito del finanziamento, in imprese con una dimensione media di 19 addetti). Le medie manifatture sono l’ambito ideale di assorbimento, mentre non c’è crescita dell’occupazione nelle costruzioni o nelle imprese micro. Più netti gli impatti positivi del “voucher per l’internazionalizzazione”, utilizzato da 1.611 imprese per acquistare servizi di consulenza su attività di export. In questo caso l’effetto complessivo sull’aumento del numero di dipendenti è di circa 4 lavoratori dopo 4 anni dall’assegnazione dei fondi, corrispondente ad un aumento del 14% della forza lavoro rispetto al 2015.

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