Contenzioso e giurisprudenza
Contratti dell’agente non obbligati
di Olimpio Stucchi
La Cassazione ha riconosciuto come il preponente sia libero tanto di non sottoscrivere il contratto procacciato dall’agente, che di risolverlo, perché non tenuto a tutelare la professionalità del proprio agente. Con la conseguenza che, a fronte di tali decisioni, l’agente non potrà invocare la lesione della sua immagine professionale e recedere per giusta causa. Nel caso di specie, la Corte suprema, con la sentenza 19300/2015, ha escluso che l’agente-promotore finanziario potesse invocare la giusta causa di recesso a fronte ...
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