Contrattazione

Per gli edili raddoppia l’aliquota prepensionamenti

di Maria Rosa Gheido

L’accordo per il rinnovo del contratto dell’industria edile sottoscritto dai sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil con Ance e Coop rafforza la presenza delle casse edili nella fornitura di servizi ai lavoratori e rilancia il ruolo delle scuole edili e dei comitati paritetici territoriali per la sicurezza, con particolare attenzione alle nuove tecniche costruttive e all’industrializzazione dei cantieri.

Le parti sottolineano gli effetti della profonda crisi che ha interessato il settore comportando, dal 2008, una perdita complessiva del 46,5% di addetti, trend negativo che non sembra interrompersi nel 2018. Alla luce di queste considerazioni, dal 1° ottobre 2018 le imprese contribuiranno al finanziamento di un Fondo nazionale finalizzato a incentivare l’occupazione giovanile e favorire il ricambio generazionale del settore. Il contributo dello 0,10% sarà calcolato sulla retribuzione formata dai minimi in vigore al 1° luglio 2018, contingenza, Edr e Its. Aumenta dallo 0,10 allo 0,20% il contributo destinato al Fondo nazionale prepensionamenti, da versare alla cassa edile, e destinato a supportare l'accesso anticipato al pensionamento, compresa l’Ape sociale. Il contributo, così come quello per l’occupazione giovanile, è obbligatorio per tutte le imprese iscritte alle casse edili, indipendentemente dal Ccnl applicato ai propri dipendenti.

La funzione del sistema bilaterale in materia di welfare è valorizzata con la costituzione del Fondo nazionale paritetico per l’assistenza sanitaria integrativa a favore di tutte le maestranze e degli impiegati, alimentato da un’aliquota totalmente a carico delle imprese complessivamente dello 0,60% a favore degli operai, da versare in cassa edile su un minimo di 120 ore e da un contributo specifico dello 0,26% della retribuzione per gli impiegati. La Cassa svolgerà la funzione di sportello a favore degli operai.

Peraltro, per la prima volta, è riconosciuta ai lavoratori autonomi, iscritti alla gestione separata dell’Inps, la possibilità di iscriversi alla cassa edile versando un minimale anno pari all’1% della retribuzione prevista per i lavoratori inquadrati al terzo livello. L’iscrizione darà diritto a partecipare gratuitamente ai corsi di formazione, ad accedere ai dispositivi di sicurezza e ad avvalersi dell’assistenza dei Cpt. Con il versamento dei relativi contributi gli autonomi potranno anche accedere al Fondo per la pensione integrativa e al Fondo sanitario nazionale. Le modalità di adesione dovranno essere stabilite entro fine anno e potranno interessare circa 200mila prestatori di servizi. A tutela di questi soggetti l’accordo riserva due ulteriori interventi: la previsione di un compenso minimo rapportato alle retribuzioni minime previste dal Ccnl comprensive della maggiorazione per il cottimo e la possibilità di adire a una commissione paritetica istituita presso le casse edili per tentare di risolvere il contenzioso con l’impresa committente.

Dal 1° luglio 2019 dovrebbe ripartire il secondo livello di contrattazione territoriale, mentre la scadenza del contratto è stata fissata al 30 settembre 2020.

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