Contrattazione

Aumenti retributivi e riclassificazione del personale per il rinnovo delle cooperative metalmeccaniche

Il nuovo contratto, salve le decorrenze previste per i singoli istituti, decorre dalla data di stipula e avrà vigore fino al 30 giugno 2024

di Cristian Callegaro

Il 31 maggio 2021 Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, Fim - Cisl, Fiom - Cgil E Uilm -Uil -hanno rinnovatocil contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori addetti alle aziende cooperative metalmeccaniche.

Il nuovo contratto, salve le decorrenze previste per i singoli istituti, decorre dalla data di stipula e avrà vigore fino al 30 giugno 2024.

L'ipotesi di accordo – che verrà formalizzata successivamente alle consultazioni sindacali – prevede innanzitutto l'aumento dei minimi contrattuali, secondo le seguenti decorrenze:
- 25,00 euro sul livello C3 dal 1° giugno 2021
- 25,00 euro sul livello C3 dal 1° giugno 2022
- 27,00 euro sul livello C3 dal 1° giugno 2023
- 35,00 euro sul livello C3 dal 1° giugno 2024.

Gli incrementi retributivi saranno giocoforza riproporzionati per tutti gli altri livelli.

Altra importante novità è rappresentata dalla riclassificazione del personale, che interverrà a decorrere dal 1° gennaio 2022. Le aziende procederanno pertanto entro il 31 dicembre 2021 alla riclassificazione del personale in forza, sulla base della tabella di comparazione riportata all'interno del testo di rinnovo, secondo i seguenti campi di responsabilità di ruolo e relativi livelli:
D. Ruoli Operativi: livelli D1 e D2
C. Ruoli Tecnico Specifici: livelli C1, C2 e C3
B. Ruoli Specialistici e Gestionali: livelli B1, B2 e B3
A. Ruoli di Gestione del cambiamento e Innovazione: livello A1

A far data dal 1° giugno 2021 viene eliminata la 1^ categoria ed i lavoratori in essa inquadrati sono riclassificati nella seconda categoria dal 1° giugno 2021.
I lavoratori in forza al 31 dicembre 2021, interessati dalla riclassificazione, conserveranno l'anzianità di servizio già maturata a tale data a tutti gli effetti contrattuali.
In materia di previdenza complementare, per i lavoratori di nuova adesione dal 1° giugno 2021 e con età inferiore ai 35 anni compiuti, la contribuzione a carico del datore di lavoro, sempre a decorrere dal 1° giugno, viene elevata al 2,2% dei minimi contrattuali.

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