Contrattazione

Staffetta generazionale nel Ccnl metalmeccanica Pmi Confimi

di Cristian Callegaro


Il 7 giugno Confimi Impresa Meccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa e dell'installazione di impianti. Il contratto rinnovato decorre, fatto salvo quanto previsto per i singoli istituti, dal 1° giugno 2021 e scadrà il 30 giugno 2023.

Le parti hanno concordato aumenti dei minimi tabellari con le seguenti decorrenze:
- 26,00 euro per la 5^ categoria dal 1° giugno 2021
- 26,00 euro per la 5^ categoria dal 1° giugno 2022
- 28,00 euro per la 5^ categoria dal 1° giugno 2023
Per le altre categorie gli incrementi sono giocoforza riparametrati. Gli aumenti dei minimi tabellari assorbono aumenti individuali o collettivi, salvo che siano stati concessi con una clausola espressa di non assorbibilità.

A decorrere dal 1° giugno 2021 sono rideterminati gli importi giornalieri dell'indennità di trasferta; sono altresì rideterminati i valori riferiti alla reperibilità.

Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, la durata del periodo di prova non potrà essere superiore alla metà della durata del contratto di lavoro.

Attraverso la "staffetta generazionale", per un lavoratore prossimo alla pensione che abbia sottoscritto un apposito accordo finalizzato ad affiancare un lavoratore assunto con specifico contratto, potranno essere concordati l'uscita anticipata dal lavoro e la trasformazione del rapporto dal tempo pieno a tempo parziale. L'accordo dovrà prevedere una copertura economica e contributiva che dia tutte le garanzie per evitare perdite di reddito e contributive per il lavoratore.

In materia di stabilizzazione a tempo indeterminato dei rapporti a termine si farà riferimento, a decorrere dal 1° luglio 2021, alle norme di legge.

Viene disciplinato in modo dettagliato l'istituto del lavoro agile. Il lavoratore agile potrà svolgere una parte dell'attività presso la propria abitazione, smart work hub, co-working o in altri luoghi che garantiscano l'esercizio dell'attività in sicurezza.

A decorrere dal 1° settembre 2021 le aziende dovranno mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare del valore di 150 euro (200 euro dal 2022), con decorrenza dal 1° settembre di ciascun anno e da utilizzare entro il 31 agosto di ogni anno successivo.

In materia di previdenza integrativa, a decorrere dal 1° gennaio 2022 la contribuzione a carico dell'azienda aumenta al 2%, a condizione che i lavoratori contribuiscano con almeno una quota pari all'1,2 per cento. A partire dalla stessa data, in favore dei dipendenti che all'atto dell'iscrizione non hanno compiuto i 35 anni e che aderiscano per la prima volta alla previdenza complementare, l'azienda verserà al fondo negoziale un contributo una tantum di 120 euro, entro un anno dall'iscrizione e in aggiunta alla contribuzione ordinaria.

La contribuzione per finanziare l'assistenza sanitaria integrativa è totalmente a carico dell'azienda (12 euro mensili).

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