Contrattazione

Dirigenti del terziario, modifiche e proroga al contratto collettivo

di Cristian Callegaro

Confcommercio Imprese per l’Italia e Manageritalia hanno stabilito, con accordo del 16 giugno 2021, di prorogare l'attuale vigenza del contratto collettivo nazionale di lavoro 21 luglio 2016 fino al 31 dicembre 2021.

Con lo stesso accordo sono altresì state definite delle modifiche allo stesso contratto. In materia di malattia viene confermato che per il calcolo del periodo di conservazione del posto (240 giorni in un anno solare) con "anno solare" s'intende il periodo a ritroso di 365 giorni rispetto all'ultimo evento morboso.

Dal 1° ottobre la contribuzione al Fasdac a carico del datore di lavoro per ciascun dirigente in servizio è elevata al 5,51% (in precedenza 5,50%), riferita a una retribuzione convenzionale annua di euro 45.940,00. Restano confermate la contribuzione del 2,56% a carico dell’azienda a favore della Gestione dirigenti pensionati (comprensiva della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale) e il contributo dell'1,87% a carico del dirigente.

In materia di previdenza integrativa individuale (Associazione Antonio Pastore), a decorrere dal 1° ottobre 2021 il contributo a carico del datore di lavoro è fissato in euro 4.296,45 annui. La contribuzione annua a carico del dirigente è pari a euro 464,81.La contribuzione a carico dell'azienda al Fondo Mario Negri sarà pari al 12,86% a decorrere dal 1° ottobre 2021; quella a carico del dirigente è pari all'1%, sempre da calcolare sulla retribuzione convenzionale.

In materia di welfare, le parti si incontreranno entro novembre 2021 per definire le modalità applicative per il riconoscimento ai dirigenti di un importo annuo spendibile in beni e servizi di welfare, corrisposto in aggiunta a eventuali sistemi di flexible benefits già riconosciuti e in misura pari a tutti i dirigenti. L'importo viene riconosciuto pro quota nel caso di assunzione o nomina intervenuta nel corso dell'anno, sia con contratto a tempo indeterminato, sia a termine, mentre non è riproporzionabile in caso di part time.

In materia di aggiornamento e formazione professionale, politiche attive e outplacement, dal 1° ottobre 2021 il contributo annuo al Cfmt per la formazione professionale viene elevato a 290,00 euro a carico del datore di lavoro e a 130,00 euro a carico dirigente. Gli importi sono comprensivi della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale e per l'espletamento delle funzioni aggiuntive attribuite al Cfmt in materia di servizi di welfare e politiche attive e continuano a essere versati, in via transitoria, al Fondo Mario Negri.

A decorrere dal 1° luglio 2021, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, anche seguita da accordo transattivo o da conciliazione, fatta eccezione delle ipotesi di cessazione per giusta causa, di licenziamento per ragioni disciplinari, di dimissioni volontarie o di risoluzione consensuale, il datore di lavoro corrisponderà al Cfmt, un contributo pari a 2.500 euro per l'attivazione di procedure di outplacement o per l'accesso a programmi di politiche attive finalizzate alla ricollocazione dei dirigenti. In caso di dimissioni, a far data dal 1° luglio 2021 il periodo di preavviso avrà decorrenza dal 1° o dal 16° giorno di ciascun mese, a seconda che la comunicazione delle dimissioni pervenga al datore di lavoro, rispettivamente, nella seconda quindicina del mese antecedente o nella prima quindicina del mese corrente. Allo stesso modo, a far data dal 1° luglio 2021 il periodo di preavviso in caso di licenziamento avrà decorrenza dal 1° o dal 16° giorno di ciascun mese a seconda che la comunicazione di licenziamento pervenga al dirigente, rispettivamente, nella seconda quindicina del mese antecedente o nella prima quindicina del mese corrente. Il datore di lavoro sarà tenuto a retribuire per intero la frazione di mese in cui è stata ricevuta la comunicazione di licenziamento.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©