Contrattazione

Dirigenti delle aziende dell’autotrasporto: modifiche e proroga del contratto collettivo nazionale

di Cristian Callegaro

Con l'accordo 12 luglio 2021, Confetra e Manageritalia, nell'ambito del percorso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende di autotrasporto e spedizione merci, di servizi logistici e di trasporto combinato, hanno prorogato la vigenza del contratto collettivo nazionale 10 novembre 2016 e apportato alcune modifiche ad istituti contrattuali.

Per effetto dell'accordo sottoscritto l'efficacia temporale decorre dal 1° gennaio 2020 e scadrà il 31 dicembre 2021.

Dal 1° ottobre 2021 la contribuzione al Fasdac a carico del datore di lavoro per ciascun dirigente in servizio è elevata al 5,51 per cento.Restano confermate la contribuzione del 2,56% a carico azienda a favore della Gestione dirigenti pensionati e il contributo dell'1,87% a carico del dirigente.

Viene assegnato all'Associazione Antonio Pastore un mandato esplorativo per la definizione, entro novembre 2021, di una garanzia assicurativa aggiuntiva rispetto a quelle attualmente previste dalla Convenzione Pastore, per la costituzione della polizza contro gli infortuni professionali ed extra-professionali prevista dal contratto nazionale.

Sempre entro novembre le parti si incontreranno per definire le modalità applicative per il riconoscimento ai dirigenti di un importo annuo spendibile in beni e servizi di welfare, corrisposto in aggiunta ad eventuali sistemi di flexible benefits già riconosciuti e in misura pari a tutti i dirigenti. L'importo viene riconosciuto pro quota nel caso di assunzione o nomina intervenuta nel corso dell'anno, sia con contratto a tempo indeterminato, sia a termine, mentre non verrà riproporzionato per i dirigenti assunti con contratto a tempo parziale. Dal 1° ottobre 2021 il contributo annuo al Cfmt (centro di formazione management del terziario) viene elevato a 290 euro a carico del datore di lavoro e a 130 euro a carico del dirigente. Gli importi sono comprensivi della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale e per l'espletamento delle funzioni aggiuntive attribuite al Cfmt in materia di servizi di welfare e politiche attive.

Dal 1° settembre 2021, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, anche seguita da accordo transattivo o da conciliazione, fatta eccezione delle ipotesi di cessazione per giusta causa, di licenziamento per ragioni disciplinari, di dimissioni volontarie o di risoluzione consensuale, il datore di lavoro corrisponderà al Cfmt un contributo pari a 2.500 euro per l'attivazione di procedure di outplacement o per l'accesso a programmi di politiche attive finalizzate alla ricollocazione dei dirigenti.

Dal 1° ottobre 2021 il contributo ordinario a carico del datore di lavoro destinato al Fondo Mario Negri viene elevato al 12,86 per cento. Il contributo integrativo, comprensivo della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale, a carico del datore di lavoro, viene elevato al 2,19%, a decorrere dal 1° gennaio 2020, e al 2,31% a decorrere dal 1° gennaio 2021 della retribuzione convenzionale annua.

Dal 1° ottobre 2021 la contribuzione a carico del datore di lavoro all'Associazione Antonio Pastore è fissata in 4.296,45 euro annui (comprensiva della quota di contributo sindacale di adesione contrattuale). Resta invece confermata in 464,81 euro in ragione d'anno la contribuzione a carico dirigente.

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