L'esperto rispondeContrattazione

Le ore di lavoro nel contratto intermittente

di Alberto Bosco

La domanda

Nel contratto ad intermittenza la giornata lavorativa deve corrispondere alle 8 ore giornaliere o può essere anche inferiore alle 8 ore ovvero modulabile secondo le esigenze di volta in volta individuate dal datore di lavoro?

Si ritiene che la prestazione che deve essere resa da parte del lavoratore intermittente possa essere modulata dal datore di lavoro secondo le proprie esigenze, nel rispetto però di tutte quelle norme di legge sull’orario di lavoro, sui riposi e così via, e salvo eventuali clausole del contratto collettivo applicato nel settore merceologico di riferimento, che prevedano determinate soglie minime per la singola chiamata. L’articolo 38 del D.Lgs. n. 276/2003, nel regolamentare tale tipologia di lavoro, dispone poi, con un riferimento obbligatorio alla contrattazione collettiva, che il lavoratore intermittente non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto a quello di un lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte; e aggiunge che il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, maternità, congedi parentali.

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