Contrattazione

Elettrici, contratto di transizione

di Cristina Casadei

La transizione energetica mette su un fronte comune imprese e lavoratori elettrici. Nelle giornate che hanno fatto parlare del settore per le forti criticità portate sulla rete dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il nostro paese, nelle stanze di Assoelettrica Confindustria, Terna, Gse, Utilitalia, Confservizi, Sogin ed Energia concorrente, i sindacati di settore, Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno definito il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei 60mila addetti. Un rinnovo a cui non sono mancati momenti di tensione. Al punto che lo scorso 16 gennaio era stato previsto uno sciopero dopo le agitazioni dovute alla rottura del tavolo negoziale avvenuta a fine 2016. Sciopero ritirato con il raggiungimento dell’intesa politica avvenuta all’inizio di gennaio.

L’avanzata delle rinnovabili, il calo inesorabile dei consumi, le politiche europee sempre più stringenti e l’obiettivo della decarbonizzazione stanno portando più che a una transizione a una vera e propria rivoluzione nel settore. In questo grande cambiamento le imprese hanno chiamato a raccolta i lavoratori perché è chiaro che non saranno solo le imprese ad essere protagoniste ma un ruolo importante dovranno svolgerlo anche i lavoratori. Questo contratto guarda innanzitutto a questo e ha portato a una trattativa durata oltre un anno.

Cominciando dalla parte economica la cifra prevista è inferiore rispetto ai 140 euro chiesti dai sindacati nella piattaforma. L’aumento complessivo dovrebbe arrivare a 105 euro, comprensivi di 70 euro ex ante sui minimi nel triennio , 20 euro sulla produttività e 15 euro sul welfare. Il calcolo dell’aumento sui minimi è stato fatto sulla base di un’inflazione programmata del 2,7%. Al momento del conguaglio se l’inflazione sarà pari o superiore al 2,7% i 20 euro della produttività verranno trasferiti sui minimi altrimenti rimarranno sulla produttività.

Il segretario generale della Flaei Cisl, Carlo De Masi, spiega che questo contratto prevederà anche «un protocollo sulle questioni energetiche che contiene tutti gli aspetti che riguardano la rete e gli scenari energetici e potrebbe diventare un avviso comune da inviare al governo e alle istituzioni. Le criticità della rete messe in evidenza dall’eccezionale ondata di maltempo hanno mostrato ancora di più l’importanza del servizio elettrico e dei suoi lavoratori che sono portatori di luce e che in questi giorni sono stati encomiabili. Un ruolo non sempre valorizzato nei dovuti modi, non ultimo per la scarsa consapevolezza che l’energia elettrica è un servizio essenziale non una merce».

Il contratto ritocca alcuni articoli come il 42 sui trasferimenti e il 38 sui turni che riguarda in particolare le aziende ex municipalizzate con un allineamento del vecchio contratto. Sull’apprendistato sono state diminuite le percentuali di retribuzione, ma è stata mantenuta al 70% - molto al di sopra della legge - la percentuale di stabilizzazione.

Dato che il tema occupazionale si è rivelato in tutta la sua criticità come hanno messo in luce alcune recenti vicende, è stato deciso di istituire un fondo di solidarietà finanziato bilateralmente da aziende e lavoratori e una commissione, sempre bilaterale, che dovrà esaminare i profili di coloro che sono stati espulsi dal settore e dopo aver esaurito gli ammortizzatori dovranno essere ricollocati.

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