Contrattazione

Il nuovo integrativo di Feralpi dà spazio al welfare aziendale

di Matteo Meneghello

Continuare a ricevere il premio di risultato in denaro (come consistenza può arrivare oltre i 5mila euro) oppure destinarne una parte al finanziamento di un pacchetto di soluzioni welfare. Questa l’opzione per i lavoratori di Feralpi siderurgica che il 31 luglio hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo dell’integrativo aziendale di secondo livello. I lavoratori che sceglieranno il welfare aziendale (attraverso una piattaforma informatica ribattezzata Welfer) saranno incentivati con un’erogazione addizionale del 10% del premio.

«Le aziende sono sempre più testimoni del mondo del cambia – spiega Giuseppe Pasini, presidente del gruppo Feralpi -. Oggi rappresentano di fatto uno spaccato della nostra società sotto il profilo non solo professionale, ma anche umano. Sono una realtà inclusiva e un esempio di palestra sociale. Ecco perché la remunerazione del lavoro non può essere limitata a soli concetti quantitativi, ma deve comprendere i temi qualitativi. In altre parole, le imprese devono affiancare e sostenere i propri dipendenti nella creazione di un valore da condividere per costruire benessere dentro e fuori dall’azienda stessa. Il welfare aziendale va in questa direzione».

I lavoratori avranno accesso a un ampio ventaglio di soluzioni welfare, identificate anche sulla base delle richieste pervenute attraverso una recente indagine di clima interno. L’opzione di conversione definita dal nuovo accordo e la piattaforma Welfer - spiega l’azienda in una nota - non solo confermano l’importanza che il gruppo Feralpi dà alle politiche interne di welfare aziendale, ma rappresentano un’integrazione e rafforzamento delle attività già avviate nel corso degli anni per favorire lo sviluppo del benessere in azienda. Tra queste: le iniziative rivolte alla promozione della salute, dell’attività fisica e della corretta alimentazione, le convenzioni per una conciliazione tra famiglia e lavoro, le iniziative dedicate ai figli dei dipendenti.

«Quest’accordo - spiega Paolo Balbi, delegato Uilm - non è nato dall’oggi al domani, ma è il frutto di un processo di lungo periodo basato su coerenza e continuità. È di particolare importanza il fatto che la composizione dei sevizi derivi dall’ascolto delle istanze dei lavoratori anche grazie all'indagine di clima interno, che costituisce il riferimento per il potenziamento degli strumenti di welfare». Per Alberto Mascarini, delegato Cisl, «con questo accordo si va oltre» quanto già fatto di positivo in passato (come l’adesione al workplace health promotion o l’erogazione di buoni carburante). «È un salto culturale - prosegue - che mette al centro il benessere e le famiglie. Ci avviciniamo agli standard nord-europei. I giovani, in particolare, apprezzeranno l’estensione dei servizi alle famiglie e la possibilità di selezionare i servizi in modo smart grazie alla piattaforma Welfer».

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