Contrattazione

Cellnex incentiva il contributo dei singoli

di Cl.T.

Legare “a doppio filo” performance dei lavoratori, risultati del management e rilancio della produttività aziendale, in modo tale da poter crescere, “creare ricchezza” e distribuirla così a tutti i dipendenti (o in caso contrario, a nessuno).

È la strada scelta dalla Cellnex, multinazionale quotata in Spagna (è una delle 35 maggiori aziende iberiche) e il principale operatore indipendente di infrastrutture per telecomunicazioni wireless di radiodiffusione in Italia con più di 8mila siti in Italia. Qui grazie alla contrattazione territoriale, e, in particolare, in applicazione dell’accordo Confindustria-Cgil, Cisl e Uil del luglio 2016, è stato possibile introdurre un premio di risultato particolarmente innovativo, che valorizza il contributo dei singoli lavoratori nello sviluppo della redditività aziendale, favorendo, al tempo stesso, il miglioramento dei servizi offerti ai clienti.

«Abbiamo concordato l’intera strategia con il nostro personale - ha spiegato Gianluca Landolina, ad di Cellnex Italia -. Sono stati scelti due indicatori precisi per misurare l’incremento della produttività, il Free Cash Flow, che normalmente si usa per incentivare il management, e il numero di clienti ospitati sui nostri siti. Ebbene, quest’anno i risultati sono stati raggiunti al 100%, e a maggio abbiamo erogato il bonus a tutti i lavoratori». Il premio è annuale e di ammontare variabile: per i quadri ha sfiorato circa 1.400 euro, per gli altri profili è stato riproporzionato. «Le prime reazioni sono state molto positive - ha aggiunto Landolina -. Per questo sono già in corso le trattative per rinnovare il premio di risultato. Si sta però ragionando su un orizzonte temporale più lungo: tre anni, anziché uno. Stiamo valutando, pure, se prevedere un’opzione welfare».

Complessivamente il premio di risultato 2017 ha interessato oltre 120 dipendenti, comprese altre società del gruppo (Towerco e Galata).

«La strada segnata dall’accordo territoriale Unindustria è importante perché permette, come avvenuto in Cellnex Italia, l’introduzione di forme di salario variabile detassabile, legato ai risultati aziendali, anche in realtà in cui ciò non era possibile - ha detto Marcello Orifici, direttore Lavoro, welfare e capitale umano di Unindustria -. Attraverso questo accordo anche nel Lazio infatti è possibile definire premi variabili in aziende in cui le organizzazioni sindacali non sono presenti. È anche questa un’opportunità per valorizzare il livello aziendale, la sede dove la produttività si crea e il rapporto tra miglioramento della produttività e salario è misurabile».

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