Contrattazione

Alla Marposs orario à la carte per i turnisti

di Ilaria Vesentini

Si è chiusa ieri con il 93,4% di sì la terza e ultima giornata di voto tra gli 850 lavoratori di Marposs sul nuovo contratto integrativo aziendale che regolerà per i prossimi quattro anni premi di risultato e di qualità, welfare e flessibilità oraria a Bentivoglio (pianura bolognese), quartier generale della multinazionale familiare leader mondiale nei sistemi di misura di alta precisione.

«Erano 27 anni e due mesi che una territoriale Fiom non firmava un accordo in Marposs - afferma Marco Colli, rappresentante Fiom Cgil, sigla che esprime 11 delegati su 12 in azienda (uno è di Fim Cisl) - e questo contratto, così come l’alta partecipazione al referendum (86% degli aventi diritto) con un risultato quasi plebiscitario, simboleggia l’avvio di un nuovo percorso di relazioni industriali tese a valorizzare il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella crescita del gruppo».

Dal punto di vista economico si tratta di circa 690 euro netti in più a regime, rispetto al precedente integrativo, per un totale di 4mila euro massimi annui, «che saranno erogati a tutti i lavoratori indipendentemente dal tipo di contratto, quindi sia a tempo indeterminato che determinato sia ai somministrati», precisa Nicola Scandola, responsabile delle Risorse umane di Marposs, gruppo da 455 milioni di euro di fatturato (oltre il 90% export) con 80 stabilimenti in 25 Paesi e 3.300 dipendenti, che si prepara a chiudere un anno di crescita a doppia cifra.

Innovativo il capitolo sugli orari di lavoro all’insegna della flessibilità: i turnisti, che sono peraltro un’esigua minoranza a Bentivoglio (i tre quarti dei dipendenti della capogruppo sono laureati o diplomati) potranno optare per aumentare l’orario di lavoro di mezz’ora su ogni turno (un’ora al giorno di lavoro in più, quindi, poiché in Marposs si lavora su due turni), passando dal vecchio sistema di 6 ore e 45 minuti a 7 ore e 15 minuti, con il riconoscimento di un 25% in più sulla retribuzione della mezz’ora aggiuntiva come maggiorazione straordinario. La scelta tra i due regimi di orario verrà effettuata ogni anno dal singolo lavoratore, in base alle proprie esigenze personali e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.

Sulla parte economica c’è una importante redistribuzione di quote di salario, tra flexibile benefit, premio di risultato (convertibile su base volontaria in ulteriori benefit), potenziamento del welfare aziendale (altri 100 euro in più rispetto ai 156 euro introdotti dal recente contratto nazionale per la sanità integrativa). «Di particolare rilevanza è il fatto che un indicatore del premio di risultato sia legato al Consumo combinato delle risorse energetiche e idriche (Crei)per coinvolgere, impegnando e premiando per via contrattuale, i lavoratori sul tema green e del cambiamento climatico», conclude Colli.

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