Contrattazione

I contratti a tempo trainano l’occupazione

di Giorgio Pogliotti

Per i contratti a tempo indeterminato ad agosto le cessazioni superano le assunzioni e le stabilizzazioni (la variazione segna -29mila), trascinando in territorio negativo il saldo dei primi otto mesi dell’anno (-483 rapporti di lavoro). Per avere un termine di paragone nel periodo gennaio-agosto 2016 il saldo era positivo per poco meno di 47mila e nello stesso periodo del 2015 per circa 887mila rapporti di lavoro.

L’osservatorio dell’Inps evidenzia anche che nel complesso, guardando a tutte le tipologie contrattuali, la variazione tra le assunzioni (comprese le stabilizzazioni) e le cessazioni è positivo per oltre 944mila rapporti di lavoro - ben oltre i 325mila dei primi 8 mesi del 2016 e gli oltre 613mila del 2015 - ma che a questo risultato ha contribuito la forte crescita dei rapporti di lavoro a termine (il saldo è + 655mila), stagionali (+250mila) e l’apprendistato (+39mila). I numeri dell’Inps riflettono uno scenario ancora caratterizzato da molte incertezze che spinge le imprese ad optare per rapporti di lavoro temporanei, in presenza peraltro di un incentivo fiscale per le assunzioni stabili che nel corso degli anni si è ridotto ed ha perso appeal. Tra le assunzioni a tempo determinato spicca l’aumento dei contratti di somministrazione (+19%) e dei contratti di lavoro a chiamata passati in da 121mila a 278mila (+129,5%), da mettere in relazione all’abolizione dei voucher decisa a marzo.

Con l’incentivo per l’occupazione giovanile tra gennaio e agosto sono state effettuate poco più di 24mila assunzioni a tempo indeterminato e quasi 12mila a tempo determinato, da sommare alle circa 76mila del bonus “occupazione sud”. I contratti a tempo indeterminato rappresentano il 24% dei rapporti di lavoro attivati tra gennaio e agosto, erano il 29% nello stesso periodo del 2016 e il 38,4% nel 2015.

Per la cassa integrazione, a settembre calano rispetto al 2016 le ore autorizzate sia per l’ordinaria (-20,8%) che la straordinaria (-53,67%) e per la Cig in deroga (-81%). Il “tiraggio”, ovvero l’effettivo utilizzo delle ore richieste tra gennaio e luglio è al 30,45% (nel 2016 era 32,43%). Ad agosto le domande di Naspi, disoccupazione e mobilità sono quasi 102mila (+2,1% sul 2016).

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