Contrattazione

Il riposo dei camionisti sarà recuperabile in quattro settimane

di Maurizio Caprino

Prende forma la posizione del Parlamento europeo sull’autotrasporto. E, assieme a restrizioni su pratiche oggi utilizzate per sottopagare gli autisti di camion e bus, spunta un nuovo metodo di calcolo dei tempi di riposo settimanali che rischia di pregiudicare proprio la paga, oltre al recupero delle energie. Tutto è scritto nel testo del progetto di risoluzione legislativa sulla concorrenza del settore e le condizioni di lavoro degli autisti, emendato l’altro ieri con ampia maggioranza dalla commissione Trasporti. La posizione definitiva del Parlamento europeo sarà votata probabilmente il 5 luglio e non si prevedono scossoni. Dopodiché si andrà alla negoziazione con il Consiglio, per arrivare al testo destinato a entrare in vigore nell’ambito del mobility package per trasporti sostenibili e connessi avviato proprio un anno fa dalla Commissione europea.

La novità sui tempi di riposo prevede che essi siano “spalmati” su quattro settimane, invece delle due attuali. La conseguenza sarebbe che lo stop settimanale “lungo” di 45 ore può essere ridotto fino a 24 ore per due volte di seguito, a condizione che nelle due settimane successive venga aumentato per recuperare le ore sottratte al lavoratore nelle due settimane precedenti. Si può quindi arrivare alla situazione-limite in cui il recupero avviene tutto nella quarta settimana. In questo caso, per 18 giorni lavorativi l’autista terrebbe un ritmo alto o normale, fermandosi poi per ben 87 ore. Una pausa che andrebbe a decurtargli sensibilmente la paga della quarta settimana.

Contro questa redistribuzione dei tempi di riposo i sindacati di tutti i Paesi avevano manifestato il 29 maggio, evidenziando anche problemi di sicurezza. Concetti ribaditi ora da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

Contro lo sfruttamento, la proposta legislativa prevede tra le altre cose che il riposo settimanale possa avvenire anche a bordo del mezzo solo se ci si trova in aree attrezzate con misure di sicurezza, cucina, servizi igienici e wi-fi; ma anche sui requisiti di queste aree c’è discussione e resta il problema di trovare un parcheggio sicuro anche quando l’autista va a dormire in hotel. Quando il veicolo si trova su un treno o una nave, il riposo settimanale potrà avvenire solo in una cabina-letto.

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