Contrattazione

Formazione anti-crisi con 11 nuovi bandi: priorità all’innovazione

di Flavia Landolfi

Fondoprofessioni chiude il 2020 con quasi 6,2 milioni di euro spesi per la formazione e 12mila allievi portati in aula. E si avvia verso l’anno nuovo con un’agenda di 11 nuovi bandi per l’aggiornamento professionale dei 210mila dipendenti di studi e aziende aderenti. Parte da qui, dalla nuova offerta sul training, la sfida contro il Covid per riammodernare le attività professionali. Parole d’ordine: innovazione, digitale, smart working, abilità professionali e internazionalizzazione. L’offerta di corsi attraversa tutti gli ambiti, dal diritto tributario alla parità di genere, e nel 2021 aprirà una finestra anche sulla formazione di settore rivolta agli studi di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e dentisti. «La formazione è sempre stato un aspetto cruciale per le professioni - dice Marco Natali, presidente dell’ente paritetico - ma oggi la sfida per gli studi è più che mai quella di trovare nuovi strumenti e nuove formule per contrastare la crisi innescata dalla pandemia».

Il sistema formativo
Sette degli 11 nuovi bandi sono già approvati e quattro in via di definizione. L’articolazione degli avvisi dell’ente prevede due tipi di accesso alla formazione professionale. Da una parte, c’è quella tagliata su misura per gruppi di studi, individuati anche territorialmente (o quelli che costruiscono una rete di studi per la formazione) che accedono a un rimborso del 100% dei costi- Dall’altra, l’offerta à la carte, rimborsata per l’80%: in questo caso i singoli studi possono scegliere il corso sulla piattaforma dell’ente in base alle proprie necessità. I bandi si rivolgono agli “enti proponenti” (studi ma anche associazioni di categoria o sindacati) che operano in raccordo con gli “enti attuatori” e cioè centri di formazione accreditati da Fondoprofessioni.

I primi due partiranno subito: l’11 gennaio con chiusura il 2 febbraio per i piani formativi rimborsati al 100% grazie a uno stanziamento di 200mila euro, mentre per quelli a catalogo la scadenza è a esaurimento delle risorse pari a un milione. Il terzo bando aprirà l’11 febbraio e terminerà il 5 marzo: con 1,8 milioni è rivolto agli studi professionali per i piani formativi tagliati su misura con un bonus di 10 punti in più a chi dedicherà la propria formazione all’innovazione tecnologica, organizzativa e di processo, salvaguardia ambientale, evoluzione delle abilità professionali e sviluppo dell’internazionalizzazione. Stessi ambiti e stesso bonus per il bando 4/2021 «Skill required» che con 600mila euro è rivolto a specifici studi professionali: commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e dentisti. Il meccanismo è quello dell’aggregazione dei soggetti da formare, con il rimborso del 100% delle spese per il training.

È dedicato alle reti tra studi il bando numero 5 (28 maggio-15 giugno): la formazione sarà proposta da un unico studio capofila per tutti i soggetti che aderiranno al progetto formativo. Debuttano poi altri due bandi (6/2021 e 7/2021). Il primo, approvato e non ancora pubblicato, dovrebbe aprire lo sportello intorno al 15 gennaio e destinerà 180mila euro alle nuove competenze aziendali. Il secondo invece sarà lanciato il 15 marzo (chiusura 7 aprile) e con 200mila euro si focalizzerà sulla formazione in ambito lavorativo, come contratti, welfare aziendale, responsabilità d’impresa e di genere, disciplina del lavoro agile.

L’anno della pandemia
Per le casse di Fondoprofessioni la crisi occupazionale indotta dal Covid-19 si è tradotta in un milione di euro in meno - pari al 16% - di quote entrate nelle casse dell’ente. «È una stima sui dati Inps di agosto, gli ultimi in nostro possesso - spiega Natali - ma, dal momento che l’adesione all’ente è agganciata a una piccola quota sul monte salari del dipendente, il segnale è chiaro: iniziamo a vedere l’emorragia dei posti di lavoro o quanto meno una falla nel versamento contributivo».
Il training nel 2021

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