Chimica e farmaceutica, al via i lavori del contratto
Chimica e farmaceutica aprono formalmente il cantiere del nuovo contratto. Non che il work in progress delle relazioni industriali si sia mai fermato in questo settore, tradizionalmente caratterizzato dalla continuità del dialogo anche oltre il raggiungimento degli accordi, ma la giornata di ieri ha rappresentato una tappa importante in cui sono stati fissati i bullet points del futuro negoziato. Al centro ci sarà sì il contesto economico, ma ci sarà soprattutto il lascito dell’accelerazione del digitale nel settore. Federchimica, Farmindustria e i sindacati che firmano il contratto collettivo nazionale che riguarda 170mila lavoratori - addetti dell’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL - , hanno avviato gli incontri propedeutici in vista della scadenza che avverrà nel 2022, nell’ambito dell’osservatorio nazionale di settore. In particolare sono stati individuati tra ambiti di lavoro e cioè: il ruolo delle relazioni industriali e del contratto collettivo nazionale per gestire l’impatto della trasformazione digitale, il cosiddetto new normale delle relazioni, digital e social e poi il grande capitolo della sicurezza, salute e ambiente con la formazione e le iniziative congiunte, per individuare i nuovi rischi e le opportunità che la trasformazione digitale potrebbe portare. Al prossimo appuntamento, il 24 maggio, sarà al centro il fondo Tris.
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