Contrattazione

Eni, 500 assunzioni con contratto espansione

di Cristina Casadei

Eni si prepara a una maxistaffetta generazionale con il contratto di espansione. Al ministero del Lavoro, ieri, la società ha infatti sottoscritto con i sindacati un accordo sullo strumento che è stato introdotto nel 2019 dal decreto crescita ed è poi stato prorogato con la Legge di Bilancio del 2021. L’accordo porterà in azienda 500 assunzioni e, dietro volontarietà, l’accompagnamento alla pensione per un massimo di 900 persone che matureranno, nel periodo di vigenza dell’accordo, il requisito di accesso alla pensione entro i successivi 60 mesi.

L’intesa raggiunta sul contratto di espansione consentirà il ricambio generazionale necessario alla società, con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri. Il bacino delle competenze necessarie per il percorso di profonda trasformazione finalizzato alla transizione energetica e alla decarbonizzazione di processi industriali e prodotti, si alimenterà in due modi.

Da un lato ci sarà l’ingresso di 500 persone, dall’altro però ci sarà anche un investimento per la formazione e riqualificazione, «a conferma della grande rilevanza strategica che la società attribuisce alle competenze, un patrimonio costruito nel tempo e che deve essere continuamente alimentato anche utilizzando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie», spiegano dall’Eni. La formazione riguarderà circa 20mila risorse, per un totale di un milione di ore all’anno ed accompagnerà il percorso di trasformazione aziendale in corso, valorizzando le professionalità esistenti e sviluppando le nuove, anche con il supporto di Eni Corporate University.

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