Contrattazione

Il poco rispetto della privacy dei rider costa a Foodinho 2,6 milioni di euro

di Antonello Cherchi

Sanzione di 2,6 milioni di euro nei confronti di Foodinho, società di consegne a domicilio controllata da GlovoApp23. Per la prima volta il Garante della privacy mette sotto la lente il settore dei rider, ambito particolarmente esposto ai problemi connessi all’uso di dati personali. L’attività dei lavoratori della gig economy è, infatti, legata ad algoritmi che gestiscono le chiamate e monitorano tempi, modalità, tragitti delle consegne e quei risultati servono a determinare le performance del rider e la sua retribuzione. Un controllo a distanza pervasivo, che nell’ultima relazione al Parlamento ha fatto parlare Pasquale Stanzione, presidente del Garante, di “caporalato digitale” (si veda Il Sole 24 Ore del 3 luglio scorso).

Proprio per questo le attenzioni devono essere massime, in modo da evitare forme di discriminazione nei confronti dei lavoratori o ingerenze eccessive nella loro attività. Come è accaduto alla piattaforma sanzionata dal Garante al termine di un ciclo di ispezioni sulle aziende del settore.

Alla società - che non si è mostrata collaborativa: elemento che ha contribuito a elevare l’importo della sanzione - facevano riferimento al momento del controllo, iniziato a luglio 2019, circa 19mila rider in Italia. Il Garante ha rilevato che questi ultimi non erano stati adeguatamente informati sul funzionamento della piattaforma e non c’erano garanzie circa l’esattezza e la correttezza dei risultati prodotti dagli algoritmi sulla base dei quali venivano valutati i lavoratori. Non solo: non era possibile alcun intervento umano, così che al rider non veniva assicurata la possibilità di replica e non poteva esprimere la propria opinione o contestare le decisioni assunta dalla macchina, decisione che talvolta si traduceva nell’esclusione del lavoratore da altre chiamate.

Da qui la richiesta del Garante a Foodinho di verificare l’esattezza e la pertinenza dei dati utilizzati dal sistema - chat, mail, telefonate, geolocalizzazione, tempi di consegna stimati ed effettivi, ecc. - e di individuare misure che impediscano usi impropri o discriminatori dei meccanismi reputazionali basati sul feedback dei clienti e dei partner commerciali, parametri che, attraverso una formula matematica, creano un rating, con tanto di punteggio da cui dipende il lavoro successivo del rider. Correttivi che la società dovrà rendere operativi entro cinque mesi.

Nel frattempo si è conclusa anche l’ispezione attivata dal Garante nostrano insieme a quello spagnolo sulla piattaforma di GlovoApp23, che è la capogruppo iberica, e i cui risultati si conosceranno a breve.

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