Contrattazione

Lavoratori somministrati, impegno del governo per i 100mila a rischio

di Giorgio Pogliotti

Per assicurare la continuità occupazionale di 100mila lavoratori in somministrazione, messa a rischio di qui a fine anno dal decreto Agosto del 2020, il Governo ha annunciato un intervento in tempi rapidi di modifica della normativa emergenziale.

All’inizio della prossima settimana, probabilmente nel decreto che conterrà il finanziamento del fondo da 900 milioni per il pagamento degli stipendi dei lavoratori in quarantena, verrà inserita la norma (l’ipotesi prevalente è all’interno del Dl Fiscale) che elimina la scadenza del 31 dicembre 2021 per i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro, inviati in missione nelle aziende a tempo determinato. Si ripristina dunque, senza una scadenza temporale, la possibilità per «tali lavoratori di essere inviati in missione sia a tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza obbligo di causale o limiti di durata», come stabilito già dalla circolare del ministero del Lavoro n.17 del 2018.

È questo l’impegno preso dal ministero del Lavoro, nell’incontro avuto ieri mattina, alla presenza del capo della segreteria tecnica del ministro Orlando, Matteo Bianchi, e i segretari nazionali di Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e UilTemp che hanno organizzato un presidio proprio sotto al dicastero di via Veneto. I sindacati hanno smobilitato solo dopo aver ottenuto l’impegno scritto del ministero del Lavoro a sostenere una norma che annulli l’articolo 8 comma 1 bis del Decreto 104 del 2020 (il Dl Agosto), inserendola nel primo strumento legislativo disponibile tra i decreti in conversione in Parlamento, o intervenendo con un provvedimento d’urgenza nelle prossime settimane. Un emendamento in tal senso, su cui il governo si è detto concorde, è stato comunque presentato al Senato da Tommaso Nannicini (Pd) in sede di conversione del Dl Crisi.

«La legge in questione, come attualmente concepita, mette in discussione la continuità lavorativa di decine di migliaia di lavoratori a tempo indeterminato, inviati in missione nelle aziende a tempo determinato e che, con l’applicazione del limite dei 24 mesi, vedranno interrotti i loro contratti presso gli utilizzatori» hanno denunciato le tre sigle sindacali, e la stessa preoccupazione è condivisa dalle Agenzie per il lavoro, perché l’avvicinarsi della scadenza di fine anno potrebbe spingere le imprese utilizzatrici a ricorrere in modo massiccio al turn over. «Accogliamo positivamente questo passo in avanti da parte del Governo che abbiamo fortemente sensibilizzato in questi mesi - hanno commentato le tre segreterie nazionali-, e restiamo in attesa di un provvedimento concreto che risolva la questione definitivamente. Vigileremo affinché gli impegni assunti si concretizzino in tempi brevi. In caso contrario riprenderanno la mobilitazione». Ieri a chiedere un intervento del Governo per garantire la continuità occupazionale a questi lavoratori sono intervenuti anche i leader di Cgil e Cisl, rispettivamente Maurizio Landini e Luigi Sbarra.

Assolavoro fa sapere che le Agenzie per il lavoro stanno garantendo «un atteggiamento responsabile, in attesa di una positiva soluzione della vicenda».

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