Contrattazione

Al via il portale per incrociare competenze e occupazione

Nasce la piattaforma voluta da Inapp, Unioncamere, AlmaLaurea, Ocse e J.P. Morgan. Il mismatch tra domanda e offerta sale al 38,5%

di Claudio Tucci

Da oggi, per famiglie, studenti e lavoratori sarà un po’ più semplice “guardare dentro” al mercato del lavoro italiano. Grazie al debutto della nuova piattaforma Competenze e Lavoro, realizzata da AlmaLaurea, Inapp, Unioncamere e Ocse in collaborazione con J.P. Morgan. In maniera smart l’utente potrà interrogare le banche dati dei diversi partner coinvolti. E, con pochi click, conoscere i fabbisogni professionali delle imprese, le competenze richieste per i singoli profili, i corsi di laurea più adatti per conquistare subito un’occupazione (o trovarne una nuova). Una novità non da poco, in un Paese con quasi 13 milioni di adulti con un livello di istruzione basso (39% del totale dei 25-64enni, contro una media Ocse del 34%), e con un adulto su due (la stima oscilla tra il 53-59% dei 25-64enni) potenzialmente bisognoso di riqualificazione per via di competenze “obsolete”, o che a breve diventeranno tali, a causa di innovazione, 4.0, effetti della pandemia; oppure perché, nonostante la laurea, si hanno scarse capacità digitali, di alfabetizzazione e di calcolo.

La nuova piattaforma

L’ambiente web (http://www.competenzelavoro.org) è accessibile da Pc, tablet o smartphone, e prevede tre “sezioni”. Nella prima, l’utente può trovare informazioni su fabbisogno imprenditoriale e domanda disaggregata per livello di istruzione ed età, fornite dal sistema informativo Excelsior. La seconda sezione contiene conoscenze, skills, attitudini legate ai diversi impieghi, e che provengono dall’indagine campionaria sulle professioni di Inapp. Nella terza sezione ci sono tutte le indicazioni sui corsi di laurea offerti dalle università coinvolte nelle indagini AlmaLaurea con dettaglio sul profilo dei laureati (ad esempio, la soddisfazione per il corso seguito o la valutazione delle infrastrutture) e la loro condizione occupazionale (il tasso di occupazione o la retribuzione ad un anno dalla laurea). Le tre sezioni sono collegate l’una all’altra, dando la possibilità all’utente di muoversi facilmente fra le diverse aree tematiche.

La lotta al mismatch

«La piattaforma è un importante strumento per migliorare l’allineamento tra domanda e offerta di competenze - sottolinea Stefano Scarpetta, direttore per l’Occupazione, l’Impiego e gli Affari Sociali dell’Ocse -. Permetterà a lavoratori e imprese di fare scelte più lungimiranti, dettate da informazioni dettagliate, aggiornate e facilmente consultabili da tutti, anche da chi non ha la possibilità di acquisire tali informazioni attraverso canali privilegiati. Siamo lieti che la pubblicazione della piattaforma avvenga nell’ambito delle iniziative “Getting Skills Right” e “New Skills at Work”, supportate da J.P. Morgan».

A novembre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è schizzato al 38,5%, e ormai supera il 50% delle assunzioni previste nei profili tecnico-scientifici e nelle discipline Stem (un paradosso con la nostra disoccupazione giovanile tra le più alte d’Europa). «Questo disallineamento che rileviamo da anni attraverso il sistema Excelsior - chiosa il presidente di Unioncamere, Andrea Prete - rappresenta un costo molto importante per il Paese (stimati dal Censis in oltre 20 miliardi di euro sottratti al Pil per quest’anno). Bisogna puntare anche sull’orientamento».

La sfida a ridurre lo squilibrio tra offerta e domanda di competenze ha numerosi vantaggi. Tra questi, anche un possibile aumento del 10% della produttività italiana (studio Ocse). Un fattore, anche qui, da non trascurare, vista la ventennale bassa produttività che attanaglia l’Italia. E uno stimolo in più da sfruttare, per consolidare, e spingere, la ripresa economica in atto.

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