Contrattazione

Più spazio per i dirigenti a tempo che accompagnano le operazioni

di C.Cas.

La ripresa dell’M&a nel nostro paese è testimoniata dal numero delle operazioni: nei primi nove mesi dell’anno sono state oltre 800, il 30% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e hanno movimentato un valore pari a 70 miliardi
con la previsione di chiudere l’anno con oltre 100 miliardi
e mille operazioni.

Con le acquisizioni e le aggregazioni cresce non solo l’executive search, ma anche l’impiego da parte di fondi ed investitori industriali
di temporary manager per sostenere la riuscita del processo di integrazione e aggregazione operativa tra diversi business, organizzazioni e sistemi informativi.

Lo Studio Temporary Manager, nel terzo trimestre del 2021 ha rilevato una crescita dell’impiego di manager esterni nelle attività di M&A integration e di industrial due diligence pari al 32%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una previsione di crescita
al 50% per il 2022.

È un fenomeno che attraversa tutte le filiere del made in Italy, dal tessile-moda, al food & beverage e all’occhialeria. In particolare lo studio Temporary manager registra un aumento del 32% nel 2021 di richieste da parte di Fondi stranieri e italiani di Temporary Manager per gestire il post acquisizione, ma anche il pre, con Industrial due diligence nelle aziende target. Per il 2022 è atteso un incremento superiore al 50%, a causa della pandemia che ha prodotto incertezza sul futuro, in particolare sulle aziende arrivate sotto stress o debolezza finanziaria e dove talvolta sempre a causa della pandemia sono venuti a mancare i fondatori. Ad essere più ricercati sono manager esperti e rodati, abituati al reporting internazionale e ad interloquire coi Fondi e Private Equity. Manager che sono abituati a lavorare a progetto e a tempo, capaci di imprimere velocità, discontinuità positiva con determinazione nelle aziende acquisite dal Fondo.

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