Contrattazione

Assicurativi al rinnovo del contratto, la richiesta di aumento è di 210 euro

di Cristina Casadei

Gli assicurativi chiedono un aumento di 210 euro per il livello medio di riferimento ossia il quarto della settimana classe. È un aumento del 10% delle tabelle stipendiali quello che Fisac Cgil, First Cisl, Uilca, Fna e Snfia hanno indicato nella piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Ania, che riguarda i circa 45mila lavoratori dipendenti delle compagnie (sono quasi 300mila quelli dell’intera filiera assicurativa dove sono presenti diversi contratti). Dopo le assemblee dei lavoratori di gennaio, il documento sarà inviato all’Ania per avviare il negoziato.

Lo scenario

L’industria assicurativa è da tempo attraversata da profondi e continui cambiamenti determinati dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, dal contesto competitivo con l’ingresso di molti operatori che si aggiungono alle banche e alle Poste, dalla pressione regolatoria, dalla trasformazione dei clienti sempre più ibridi e, non ultimo, dalle ripercussioni del risiko bancario e assicurativo. Si pensi solo all’operazione Intesa-Ubi e all’evolversi della storia di Bper che oggi ha in Unipol il suo principale azionista, o a Generali-Cattolica o a Hdi-Amissima.

L’area contrattuale

È, questo, lo scenario che fa da sfondo a un rinnovo dove «è importante che il contratto Ania consolidi il ruolo di governo dell’intera filiera produttiva assicurativa – dice il segretario nazionale della Fisac, Luca Esposito - per garantire regole e tutele omogenee anche ai soggetti più deboli della filiera, per contrastare il dumping contrattuale, per valorizzare le competenze e per garantire un’adeguata qualità del servizio offerto». Il primo pilastro di questo rinnovo diventa così il rafforzamento dell’area contrattuale che dovrà essere la più ampia e inclusiva, cornice di riferimento per tutta la filiera, pur nel riconoscimento delle diverse specificità.

Il lavoro ibrido

Il lavoro da remoto - su cui Ania e i sindacati hanno condiviso un protocollo di settore in febbraio - è l’altro grande tema di questo rinnovo. Durante la pandemia il 98% degli assicurativi ha svolto lavoro ibrido, in parte da remoto, in parte in presenza, e ancora oggi la gran parte lavora in questo modo. L’innovazione tecnologica e questa modalità di lavoro sono da considerarsi irreversibili, ma il processo di cambiamento va governato e indirizzato attraverso la contrattazione per i sindacati delle assicurazioni, affinché i lavoratori non siano lasciati soli a subire e fronteggiare il cambiamento. «La piattaforma, oltre che a prevedere il giusto riconoscimento economico, ha l’obiettivo di portare a compimento le importanti innovazioni impostate nello scorso rinnovo dall’area contrattuale, ai contact center, alle società di assistenza, e di normare i cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni in tema di smart working, digitalizzazione, inclusione dei soggetti fragili. L’auspicio è che l’Ania sappia cogliere l’importanza di questo sforzo di elaborazione e che, in tempi brevi, si possa avviare il negoziato», afferma il coordinatore nazionale del settore assicurativo di First Cisl Roberto Garibotti.

L’inclusione

La piattaforma valorizza i diritti sociali e civili immaginando innovativi percorsi di inclusione lavorativa per disabili, donne, genitori, caregivers, con la creazione di un apposito osservatorio che dovrà partire dalla consapevolezza del vantaggio economico, motivazionale e sociale di un’organizzazione del lavoro inclusiva. Vengono inoltre richiesti percorsi che favoriscano passi avanti sulla malattia, con il miglioramento del comporto per casi gravi e l’allungamento del periodo di conservazione del posto di lavoro, sulle politiche di genere, sulla genitorialità, con particolare attenzione alle mamme e papà di alunni disabili o con bisogni educativi speciali, per i quali i sindacati chiedono che siano estese forme di flessibilità e permessi retribuiti.

La parte economica

La richiesta economica complessiva per la figura media (quarto livello, settima classe) è del 10% sulle tabelle stipendiali e tiene conto delle dinamiche inflattive, della maggiore produttività e del riconoscimento dell’impegno. Oltre all’adeguamento delle tabelle, i sindacati chiedono anche l’aumento del 10% per tutte le voci economiche di natura indennitaria e modali previste dal contratto e del buono pasto. Scorrendo tutti i capitoli, come Uilca, dice il segretario generale Fulvio Furlan, «sosteniamo il valore complessivo della piattaforma: è equilibrata e sostenibile sotto il profilo economico, normativo e per la tenuta occupazionale del settore. In particolare sono da sottolineare le richieste di rafforzamento dell’area contrattuale e di incentivazione della contrattazione d’anticipo per gestire e non subire gli impatti dell’innovazione tecnologica».

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