Contrattazione

Nuovi aumenti possibili anche per chi è già al top

di Tiziano Grandelli, Mirco Zamberlan

Il nuovo contratto nazionale delle Funzioni centrali porta tutti i dipendenti alla posizione iniziale ai fini delle progressioni economiche, conservando i benefici economici già acquisiti. Questa la conclusione che si evince dalla lettura dell’articolo 52, comma 6, del testo che martedì scorso ha ottenuto la pre-intesa fra Aran e sindacati. Come si arriva a questo risultato?

Il contratto prevede una nuova classificazione del personale, divisa in tre aree: operatori, assistenti e funzionari, con l’armonizzazione del trattamento stipendiale per ciascuna area. La progressione economica all’interno delle aree viene riconosciuta come «differenziale stipendiale» fisso per ciascuna area, prevedendo un massimo di cinque differenziali per i funzionari e gli assistenti e di due per gli operatori.

In sede di prima applicazione del nuovo sistema di classificazione, l’importo delle progressioni orizzontali, oltre a eventuali altre differenze dovute all’armonizzazione stipendiale acquisita, verrà consolidato a titolo di differenziale stipendiale. In questo modo tutti i dipendenti tornano ai blocchi di partenza a fronte del reinquadramento, conservando questo differenziale che garantisce l’invarianza del trattamento economico. L’ultimo comma dell’articolo 52 prevede chiaramente che questo importo non pregiudica l’attribuzione dei benefici economici previsti dalle nuove progressioni orizzontali.

In pratica il contratto riapre la progressione per il personale che era già arrivato al massimo della propria carriera. Facendo un esempio pratico, e spingendo il modello al limite massimo, un dipendente in C5 dell’ex comparto degli enti pubblici non economici verrà reinquadrato come assistente con la possibilità di aspirare a ulteriori 5 passaggi del valore di 2.250 euro ciascuno. Il tutto, nella migliore delle ipotesi, potrà concretizzarsi in minimo 10 anni (un passaggio ogni due anni). Quindi agli attuali 6.150 euro già in godimento potrebbe aggiungere altri 11.250 euro. Situazione che porterebbe lo stipendio a più di 44mila euro, comprensivo di tredicesima, avvicinandosi a quello di un dirigente.

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