Contrattazione

Per i meccanici un welfare a misura di lavoratore

di G.Pog.

Dalle iniziative a sostegno della persona, fino alla conciliazione vita lavoro, passando da meccanismi di coinvolgimento dei collaboratori finalizzati al miglioramento dei processi e dei prodotti, alla personalizzazione delle forme di welfare.

Negli anni scorsi Federmeccanica ha condotto una serie di indagini, sia direttamente che attraverso soggetti esterni, da cui emergono alcune importanti indicazioni sull’evoluzione delle pratiche aziendali in materia di contrattazione, di premi di risultato, di welfare e non solo. Analizzando un campione di 809 aziende, sono state individuate casistiche innovative e virtuose per quanto riguarda i contenuti delle misure. Nell’84% dei casi si trattava di un’evoluzione di piani esistenti, mentre il 16% era rappresentato da casi di nuova introduzione. In materia di welfare è emerso che una larga parte di collaboratori prediligesse la possiblità di attivare servizi in base alle proprie esigenze (circa il 60%). Poi in un monitoraggio fatto su un campione di 355 aziende è venuta alla luce una marcata personalizzazione delle forme di welfare (in più dell’80% dei casi). L’82% del campione prevede la possibilità di conversione del Pdr in welfare.

La personalizzazione

Le forme di welfare da un lato hanno valorizzato la soggettività, consentendo di soddisfare bisogni dei singoli individui, dall’altro lato hanno consentito di mettere in campo azioni di rilevante valore sociale: dai buoni scuola per i figli ai corsi di vario genere, ai viaggi ed altre iniziative culturali come le biblioteche interne. In molti casi l’individuazione dell’offerta è stata preceduta da indagini sulle necessità dei lavoratori, che venivano fatte periodicamente (ad esempio ogni sei mesi), anche per misurare il grado di soddisfazione dei servizi di welfare condividendo poi i risultati con la popolazione aziendale.

Crea senso di appartenenza

«Gia prima della pandemia - spiega il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi- abbiamo visto come il welfare si fosse sviluppato in termini qualitativi grazie ad una capillare azione volta a diffondere la consapevolezza dell’importanze di questo strumento. Non solo perché abbatte il cuneo fiscale portando evidenti benefici ai lavoratori con costi sostenibili per le imprese, ma anche per la sua adattabilità ai bisogni delle persone amplificandone così il valore. Come dimostrano le indagini fatte è un importante volano per aumentare la motivazione, il senso di appartenenza dei collaboratori. Sono tanti i casi di accordi aziendali che prevedono la conversione di parte del premio di risultato in welfare. Nel tempo abbiamo approfondito le dinamiche della contrattazione aziendale, il quadro che ne deriva evidenzia una situazione in continua evoluzione, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo».

La conciliazione

Numerose sono state le iniziative volte a coniugare la vita privata ed il lavoro, in alcuni casi con effetti positivi anche sull’ambiente circostante. Sono stati messi a disposizione servizi per organizzare il trasporto casa-lavoro di più colleghi, oppure è stato previsto un sistema di incentivazione per i dipendenti che raggiungono l’azienda in bicicletta ed altre agevolazioni per il trasporto pubblico locale. In diverse situazioni ci sono soluzioni mirate per facilitare le persone con gli impegni extra-lavorativi con convenzioni con asili nido, oppure con asili nido aziendali, come nel caso di Fincantieri che recentemente ha lanciato un importante progetto per la creazione di asili nido aperti anche ad esterni, un evidente beneficio per i lavoratori ma anche per la comunità circostante.

I sostegni alle famiglie

Ci sono esempi di servizi per i dipendenti utili a gestire le situazioni familiari, anche quelle più critiche: si va dal baby sitting, al servizio di badante. Poi attività utili nel quotidiano come la lavanderia, oppure importanti per la gestione delle pratiche burocratiche personali, come ad esempio la consulenza fiscale. Sono tante anche le misure aventi rilevanza sociale: dall’utilizzo di quote di welfare non fruite per progetti di sostenibilità ambientali alle campagne per smettere di fumare.

Gli interventi legislativi

«Sarebbe molto importante che sia il welfare che i premi di risultato fossero sostenuti con interventi legislativi- conclude Franchi-, ad esempio, elevando in maniera strutturale l’importo limite per fruire dei benefici vigenti come era stato previsto temporaneamente fino al 2021 e superando il principio dell’incrementalità dei premi di risultato al fine di avere la detassazione, estendendo l’agevolazione anche al costo del lavoro per le imprese. Misure queste che insieme ad altre abbiamo indicato nel Progetto Competere. In termini più generali la riduzione del cuneo fiscale e contributivo deve essere oggi come non mai una priorità del Paese».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©